YOUTUBE Stupra vergine: scoperto da Bbc condannato a 10 anni

YOUTUBE Stupra vergine di 21 anni: preso grazie a telecamere
Stupra vergine di 21 anni: preso grazie a telecamere

LONDRA – Stupra una vergine, viene ripreso dalle telecamere, arrestato e condannato a 10 anni. Così è finita per un giovane eritreo in attesa di asilo politico, Mabrehtom Abrha,  di 25 anni: è stato condannato a 10 anni di carcere dopo essere stato catturato dalla polizia britannica grazie ad un appello lanciato dalla Bbc. Lo scorso 19 luglio, alle 6,30 del mattino, aveva stuprato una ragazza vergine di 21 anni, definitasi devota cristiana, a Liverpool. Ora non si capisce se è rimasta ancora vergine, ma certo le è venuta una grande paura di avere preso l’Aids.

Abrha, originario dell’Eritrea ma residente ad Aston, nel Regno Unito, quella mattina avrebbe seguito la sua vittima per dieci minuti prima di violentarla, per poi andarsene via a piedi come se nulla fosse. Ma a quel punto è stato ripreso dalle telecamere a circuito chiuso di Crown Park, identificato e arrestato.

La ragazza gridava: “Ti prego no!” (Please don’t) ma l’aggressore le ha strappato i vestiti di dosso e poi l’ha gettata a terra, violentandola due volte.

Prima di andare via, però, Abhra avrebbe stuprato più volte la sua vittima, dopo averla gettata a terra sul marciapiede, trscinata in un cespuglio vicino a una chiesa e averle strappato gli abiti di dosso e stuprata. Il tutto in 4 minuti. Poi lo stupratore si è allontanato con indifferenza. Una telecamera a circuito chiuso lo ha ripreso mentre attraversava un parco e un vicolo con indosso un paio di jeans, scarpe chiare e una maglietta con un logo.

La ragazza quella notte era in giro da sola perché stava raggiungendo la casa del fidanzato dopo aver passato la serata in un locale. Era un po’ sbronza, come ha rivelato il pubblico ministero al processo allo stupratore. Non aveva trovato taxi, così si era diretta a piedi verso l’abitazione. A quel punto è stata notata da Abhra e violentata.

 

In tribunale, la ragazza ha detto di aver avuto difficoltà a tornare in chiesa perché lo stupro l’ha resa “furiosa con Dio”. Ha detto ancora:

“Mi vergognavo, mi sentivo sporca, impura, dopo che ero stata violentata. Devo ancora convincermi che sono sempre vergine e che è ancora mia da dare. Andare in chiesa  sempre stata una parte importante della mia vita ma dallo stupro non sono stata più capace di andare in chiesa perché ce l’avevo con Dio e anche con me stessa per quel sentimento”.

 

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