Zurigo: per la privacy di clienti e prostitute arrivano i “box del sesso”

Dei box in legno o metallo dalle pareti di un paio di metri, dove si possono appartare in macchina le prostitute con i propri clienti: dopo il successo in Germania e Olanda, da oggi, scrive il quotidiano Blick, i “box del sesso” sono anche a Zurigo, a pochi chilometri dall’Italia.

Qui, nel Paese elvetico, la prostituzione non è illegale. Ma per garantire la privacy e la discrezione, ecco i pannelli, che proteggono anche gli occhi di chi non vuol vedere.

Perché a spingere per una soluzione sono stati soprattutto i cittadini che abitano vicino a i quartieri a luci rosse. Per risolvere il problema e fermare i reclami, il nuovo responsabile della polizia zurighese, Daniel Leupi, pensato al cosiddetto “modello di Utrecht”: “garage del sesso” per far sparire almeno dalla vista le sempre più numerose prostitute che offrono le proprie prestazioni in mezzo alla strada.

I tedeschi hanno persino  provveduto a sistemare vicino ai box dei distributori automatici di preservativi e addirittura uno snack-bar. Ad Essen, tutto questo è costato all’amministrazione circa 400.000 euro.

Negli ultimi anni la prostituzione in Svizzera sta crescendo esponenzialmente, soprattutto con l’arrivo di giovani donne rumene e ungheresi. Una situazione “insostenibile”, secondo il portavoce della polizia di Zurigo, Reto Casanova, soprattutto nel quartiere Sihlquai, presi d’assalto da giovani rumene e ungheresi.

“Non possiamo eliminare la prostituzione per cui dobbiamo imparare a tenerla sotto controllo”, ha detto ancora Casanova. E i box serviranno proprio a questo.

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