Ecco una cronologia delle vicende più importanti della storia dello Stato albanese dal dopoguerra ad oggi.
1946: Comincia in Albania il regime comunista di Enver Hoxha. Si tratta di un governo stalinista e fortemente isolazionista, che nel ’48 rompe le relazioni con la Jugoslavia e viene sostenuto dall’Urss. Nel ’68 Hoxha rompe anche con Mosca e si avvicina alla Cina. Il dittatore muore nell’85. Gli succede il fedelissimo Ramiz Alia.
1991: dopo il crollo del Muro di Berlino, le proteste popolari costringono Alia a concedere libere elezioni. Vincono i comunisti, ma nuove proteste li costringono ad accogliere nel governo anche l’opposizione. Viene approvata una nuova costituzione che concede la proprietà privata.
1992: nuove elezioni portano alla presidenza Sali Berisha, leader del Partito democratico albanese, primo capo di stato non comunista dalla II Guerra mondiale. L’economia del paese è al collasso, migliaia di albanesi fuggono verso l’Italia a bordo di carrette stracariche e approdano sulle coste pugliesi fra Brindisi e Otranto. Negli anni seguenti i governi cambiano vorticosamente.
1997: migliaia di albanesi sono rovinati dalla mega-truffa delle finanziarie a piramide (uno schema Ponzi come quello di Madoff). Scoppiano proteste popolari di massa, il paese precipita nel caos e nelle violenze. Si calcola che i morti siano circa 2.000. Berisha, accusato di essere coinvolto nella truffa, dà le dimissioni. Nuove elezioni portano al potere i socialisti di Fatos Nano.
1998: fallisce un tentativo di golpe di militanti del Partito democratico, che assaltano il palazzo del governo socialista al termine del funerale di un loro deputato. Nano rimane premier, Berisha respinge ogni responsabilità.
2001: il partito socialista vince ancora le elezioni. L’anno seguente Fatos Nano torna primo ministro.
2005: Il Partito democratico di Sali Berisha vince le elezioni sconfiggendo i socialisti. Berisha diventa primo ministro.
2009: L’Albania entra nella Nato e si candida a entrare nella Ue. Il Partito democratico vince nuovamente le elezioni e Berisha rimane primo ministro.
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