Arrestato in Polonia il leader ceceno Zakaiev

Ahmed Zakayev

È stato fermato  nella mattinata di venerdì 17 settembre a Varsavia il leader del governo ceceno in esilio Ahmed Zakaiev giunto in Polonia per partecipare nel Congresso mondiale del popolo ceceno. Lo riferiscono i media polacchi ricordando che Zakaiev è ricercato da nove anni dai russi perché ritenuto responsabile  di alcuni attentati terroristici. Zakayev vive in esilio a Londra, dove però ha ottenuto asilo politico nel 2003 dal governo britannico.

L’arresto, quindi, è destinato ad accendere un caso diplomatico nella Ue.  Nel 2002, infatti,  la Russia ne chiese l’estradizione da Londra accusandolo di  terrorismo, richiesta respinta da un tribunale britannico secondo cui le accuse erano poliche. Per il tribunale inglese Zakayev, in caso di estradizione, rischiava la tortura. Lo scorso anno il presidente ceceno filo-russo, Ramzan Kadyrov, ha invitato Zakayev a tornare dicendosi convinto che non abbia commesso crimini gravi durante la guerra e sostenendo che potrebbe essere utile alla Cecenia.

Zakaiev è stato fermato dalla polizia che lo ha accompagnato nella sede della procura. Nella serata di giovedì  il leader ceceno attraverso il suo rappresentante aveva fatto sapere di avere intenzione di presentarsi comunque stamattina di propria volontà alla procura per rispondere a tutte le domande.

Il premier Donald Tusk nel commentare ieri la possibilità dell’arresto di Zakaiev sull’territorio polacco ha fatto presente che si tratta di una decisione della procura, organo indipendente dal governo di Varsavia.

Per Tusk la procedura di arresto non è uguale a quella per un’eventuale estradizione di Zakaiev, auspicata da Mosca. In quel caso, secondo la legge polacca, la concessione dell’estradizione dovrebbe essere controfirmata dal ministro della giustizia.

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