Barroso: “Deficit ok ma debito troppo alto. Errore abbandonare riforme Letta”

di redazione Blitz
Pubblicato il 7 Dicembre 2013 - 21:39 OLTRE 6 MESI FA
Barroso: "Deficit ok ma debito troppo alto. Errore abbandonare riforme Letta"

Barroso: “Deficit ok ma debito troppo alto. Errore abbandonare riforme Letta”

ROMA – L’Italia è a posto sotto il profilo del deficit ma non ancora per il debito che resta troppo elevato; il governo Letta ha però intrapreso riforme ”coraggiose” che vanno portate avanti con l’impegno di tutti così da rafforzare quella crescita che nel 2014 tornerà a fare capolino nel nostro Paese. Così il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, intervistato da Fabio Fazio a Che tempo che fa, torna a parlare dei conti pubblici dell’Italia a pochi giorni dalle stilettate arrivate dal commissario per gli Affari economici Olli Rehn, che aveva espresso tutto il suo ”scetticismo” sulla riduzione del debito.

Barroso incalzato da Fazio cerca di smorzare le polemiche definendo le parole del suo vice ”un incentivo, una sfida amichevole sferrata all’Italia perché si vuole che l’Italia sia decisa” nel sistemare i suoi conti. Barroso, confermando che il debito resta un problema, ha chiesto al nostro Paese di concentrarsi sulle riforme, come è stato fatto anche in altri Stati europei.

”Prevediamo una crescita già per l’anno prossimo in Italia, ma pensiamo che sia un errore abbandonare adesso delle riforme che sono state così coraggiose come quelle implementate dal governo attuale”, ha spiegato da Fabio Fazio, prima di dirigersi alla Prima della Scala. Il tema del debito al momento impedisce anche l’applicazione all’Italia della clausola di flessibilità sugli investimenti. ”Nell’ambito del progetto di bilancio preventivo di quest’anno”, ha infatti chiarito Barroso, l’Italia ”non ha ancora presentato un progetto di aggiustamento strutturale del debito sufficiente”. Il presidente della Commissione Ue ha riconosciuto i progressi dell’Italia, ”uscita da un deficit eccessivo”, sottolineando che ”ora è nelle mani degli italiani dimostrare agli scettici che l’Italia è in grado di mettere in ordine le finanze pubbliche”.

E per farlo ci vuole ”coraggio” da parte ”non solo del governo, ma dell’opposizione, delle parti sociali, della società italiana”. Anche perché a Bruxelles, ha aggiunto ”desideriamo gli investimenti e la crescita è lo scopo ultimo da raggiungere ma senza riordinare la finanza pubblica i mercati e gli investitori non avranno fiducia” costringendoci a dirottare risorse al servizio degli interessi sul debito anziché spendere ”per la sanità, gli ospedali, la scuola, la giustizia sociale”.

L’Italia, ha ammonito, paga tassi di interesse superiori a quelli dell’Irlanda nonostante sia ”un paese con un ottimo potenziale economico”. Impossibile invece rivedere il tetto del 3% al rapporto deficit-pil a cui sono soggetti gli stati della Ue, ”deciso da tutti gli stati membri all’unanimità”. ”Non credo che sia possibile modificare questa regola, ciò che stiamo già facendo è invece applicarla in modo non dogmatico” tenendo in considerazione ”i cicli economici”.