Bce, nessuna donna nel board: il Parlamento Ue boccia la nomina di Yves Mersch

STRASBURGO – La Banca centrale europea non può essere solo “affare” da uomini. Per questo motivo l’assemblea plenaria del Parlamento Europeo ha respinto la candidatura di Yves Mersch nel board della Bce. Un altro uomo e, quindi, nessuna donna nella “stanza dei bottoni” della Banca centrale.

La candidatura di Mersch, governatore della banca centrale lussemburghese, è stato proposta dal Consiglio – su indicazione del presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker – per sostituire lo spagnolo Gonzalez Paramo, decaduto il 31 maggio. Il Parlamento europeo ha più volte chiesto che fosse rispettato l’equilibrio di genere nella composizione dell’esecutivo dell’Eurotower.

A settembre la Commissione Econ aveva rinviato l’audizione di Mersch per sottolineare la protesta. L’audizione si è finalmente svolta lunedì scorso, ma la presidente della Commissione, la lib-dem britannica Sharon Bowles, aveva annunciato che sarebbe stata presentata una raccomandazione negativa ”senza entrare nel merito delle qualità del candidato”.

Martedì il presidente permanente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy, parlando in plenaria aveva dato generiche rassicurazioni sul fatto che avrebbe chiesto ai governi di proporre in futuro candidate donne, ma aveva sollecitato un voto a favore di Mersch ”per riempire il vuoto” nel board della Bce.

Il voto del Parlamento europeo non è vincolante per il Consiglio, ma apre un ulteriore elemento di conflitto politico tra le due istituzioni europee già divise su una serie di argomenti, il più sensibile dei quali è il bilancio pluriennale 2014-2020 dell’Unione europea.

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