Il premier Boris Johnson ha annunciato le sue dimissioni da capo del partito ma probabilmente resterà in carica come premier fino ad ottobre quando verrà eletto il nuovo leader che prenderà quindi il suo posto alla guida del governo.
I motivi delle dimissioni
Da martedì si sono dimessi oltre una quarantina tra ministri e sottosegretari del suo governo e negli ultimi mesi Johnson si è ritrovato al centro di diversi scandali tra cui il partygate (le feste organizzate durante il lockdown).
Il Partito Conservatore ha poi perso anche le recenti elezioni per sostituire alcuni deputati che furono costretti alle dimissioni per degli scandali sessuali. Negli ultimi giorni poi Johnson aveva scelto come coordinatore del partito un deputato già accusato di molestie. Insomma: la popolarità di BoJo all’interno del partito è al minimo storico e già un mese fa aveva ottenuto la fiducia solo per un soffio. Ora invece sembra che per Johnson sia arrivata l’ora di gettare la spugna.