Boris Johnson mostra aringa confezionata simbolo della “follia” Ue. Gaffe e fake-news: è tutta british

Boris Johnson e la gaffe dell'aringa confezionata
Boris Johnson mostra l’aringa confezionata durante un comizio a Londra

ROMA – E’ scivolato su un’aringa Boris Johnson, controverso aspirante conservatore alla poltrona di Theresa May come premier britannico. Veemente “brexiter“, l’ex ministro degli Esteri non perde occasione di additare l’Unione Europea come fonte di tutti mali inglesi. Durante una visita, Johnson ha mostrato un’aringa affumicata rinchiusa in un sacchetto trasparente reso a suo dire obbligatorio, con aggravi sui costi, dalle norme comunitarie.

Peccato che le sue affermazioni si sono rivelate nulla più che  “fake news” perché da Bruxelles la smentita è stata secca e immediata. Soprattutto non contestabile: gli obblighi igienici in questione non valgono per quel tipo di pesce lavorato nella Ue. Senza contare che tecnicamente l’Isola di Man non fa neppure parte dell’Unione.

Le restrizioni insomma sono state concepite in casa. “Il caso descritto dal signor Johnson esula dalla legislazione europea e dunque fa riferimento totalmente a quella britannica. Le nostre norme, inoltre, si applicano al pesce fresco, non a quello confezionato, come nel caso citato da Boris Johnson”, ha precisato prontamente un portavoce della Ue.

Di gaffe in gaffe, tuttavia, Johnson resta il candidato favorito, a lui si oppone solo Jeremy Hunt che però si è già detto pronto e onorato di servire un gabinetto presieduto dal terribile rosso ex sindaco (praticamente un’ammissione di debolezza). Il 24 luglio i 140 mila iscritti al partito conservatore voteranno per scegliere la nuova leadership in sostituzione di Theresa May. (fonte Ansa)

 

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