LONDRA – Una brutta lite con la compagna potrebbe costare cara alla corsa di Boris Johnson a Downing Street. Venerdì sera, 21 giugno, l’ex sindaco di Londra e la giovane fidanzata, Carrie Symonds, 31 anni, con cui vive da dopo la separazione dalla seconda moglie, sarebbero stati protagonisti di un litigio con urla e sfuriate tali da aver indotto alcuni vicini a chiamare la polizia.
La vicenda è stata confermata da Scotland Yard, secondo cui non vi sono state violenze né denunce e non c’è stato motivo d’intervenire o aprire alcun fascicolo. Ma sta di fatto che davanti all’appartamento della donna a Camberwell, sud di Londra, poco dopo mezzanotte c’erano due auto della polizia, scrive il New York Post.
Il Guardian ha riferito d’aver udito una registrazione di un vicino in cui la voce d’una donna accusa “Boris” di aver versato del vino su un divano, di “non aver cura degli oggetti, né del denaro” altrui e intima: “Stammi lontano, lascia il mio appartamento”. Si sentirebbe quindi la voce di Johnson che si rifiuta di uscire e dice di non toccare il suo computer portatile, fra rumori di oggetti caduti e porte sbattute.
Dallo staff del candidato premier britannico e leader de Tory è arrivato un secco “no comment”. Ma L’episodio getta un’ombra su Johnson, in corsa con Jeremy Hunt nel ballottaggio finale per la successione a Theresa May. (Fonti: The Guardian, The New York Post)