La Campania confessa all’Europa: “Venti anni per i rifiuti”. Ma il premier aveva detto: “Tutto fatto”

Pubblicato il 6 Ottobre 2010 - 15:37 OLTRE 6 MESI FA

Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro

Alla Commissione Europea l’altro giorno si son visti arrivare la delegazione campana, quella inviata dalla Regione guidata da Caldoro neo governatore del Pdl. La delegazione recava il piano per la soluzione finale dello smaltimento dei rifiuti a Napoli, in Provincia e in tutta la Regione. Gli “europei” sono rimasti sorpresi più che insoddisfatti: il piano infatti prevede che ci vorranno letteralmente “venti anni”, è un piano ventennale. Agli europei è parso un po’ troppo, hanno suggerito, anzi chiesto di fare un po’ più in fretta. La sorpresa europea, pur marcata, dovrebbe essere nulla rispetto a quella italiana.

Non è passata una settimana da quando il presidente del Consiglio ha orgogliosamente dichiarato alle Camere che in Campania sul tema rifiuti tutto funziona tranne il sindaco Jervolino. E sono due anni che il governo di Roma meno vanto per aver risolto definitivamente la questione rifiuti. Come si concilia il discorso ufficiale di Berlusconi con il piano ufficiale della Regione Campania: tutto risolto da due anni, tutto a posto tranne quel sindaco pelandrone e incapace o “venti anni” per mettere a punto e in funzione il ciclo della raccolta e smaltimento?

L’altra sera a Ballarò da Floris discutevano… A un certo punto Lucia Annunziata si è lasciata sfuggire un’osservazione su Berlusconi “duale”. Intendeva il Berlusconi che un giorno alza i toni, dichiara guerra e il giorno dopo si ammorbisce. La giornalista diceva: “Lo ha sempre fatto, è la sua tecnica, adesso che stiamo planando verso elezioni continua a farlo. Ad esempio la richiesta di una Commissione di indagine sui pubblici ministeri. Lo sa anche lui che non si può fare e non si farà, ma fa parte del Berlusconi duale”.

D’improvviso l’Annunziata si accorge che sta descrivendo non una tecnica politica ma una patologia dell’agire. E l’Annunziata si corregge, precisa, dissipa l’impressione diffusasi in studio che stia parlando di un premier ciclotimico. Il ministro Brambilla si accorge di nulla o fa finta di non accorgersi, comunque sorvola, ci tiene soprattutto a spiegare che al Pdl alle elezioni anticipate neanche ci pensano. Ma la semi-gaffe dell’Annunziata resta lì sospesa nell’aria: sarà solo propaganda la granitica certezza di Berlusconi sui “rifiuti risolti” in Campania o il premier ci crede davvero?