Scontri a Barcellona e Girona dopo l'arresto di Carles Puigdemont Scontri a Barcellona e Girona dopo l'arresto di Carles Puigdemont

Catalogna, scontri a Barcellona tra manifestanti e polizia. “Puigdemont potrebbe chiedere asilo in Germania”

Scontri a Barcellona e Girona dopo l'arresto di Carles Puigdemont
Gli scontri a Barcellona (Foto Ansa)

BARCELLONA – Scontri domenica pomeriggio, 25 marzo, tra manifestanti e polizia a Barcellona durante la protesta di piazza organizzata dopo l’arresto del leader indipendentista Carles Puigdemont, fermato in Germania domenica mattina.

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La polizia in tenuta antisommossa ha colpito i manifestanti con i manganelli, tentando di respingere una folla di persone che cercavano di entrare negli uffici del rappresentante del governo spagnolo in Catalogna. La polizia catalana ha bloccato la strada e invitato i manifestanti a disperdersi.

Proteste e manifestanti in piazza anche a Girona, nel nord della Spagna, per l’arresto in Germania dell’ex presidente catalano. Puigdemont è stato sindaco della città prima di diventare nel 2016 presidente regionale della Catalogna.

Secondo l’avvocato di Puigdemont, Jaume Alonso-Cuevillas, l’estradizione del politico dalla Germania alla Spagna non è “inevitabile”. Il legale del leader indipendentista ha assicurato che l’ex presidente catalano era “perfettamente consapevole” dei rischi che ha assunto viaggiando in Europa per “internazionalizzare il conflitto” della Catalogna.

Secondo notizie attribuite a fonti giudiziarie e riportate dai media tedeschi, tra cui Die Welt, Puigdemont starebbe considerando di chiedere asilo in Germania. “Se lo farà, la domanda d’asilo sarà esaminata come qualsiasi altra dall’ufficio federale per la migrazione”, ha detto a riguardo il portavoce del ministero degli Interni dello Schleswig-Holstein, citato dal quotidiano. Tuttavia, a suo parere, le probabilità non sono buone: “L’esecuzione di un mandato d’arresto europeo ha la priorità su una procedura d’asilo”. In definitiva comunque la decisione ultima spetterà all’ufficio del procuratore generale e all’ufficio federale.

Al momento quel che è certo è che Puigdemont dovrà presentarsi lunedì mattina davanti a un giudice tedesco dopo essere stato fermato sulla base del mandato d’arresto europeo emesso dalla Spagna. In caso il leader indipendentista catalano non si opponga all’arresto, l’estradizione potrebbe avvenire nel giro di 10 giorni. Se invece si opporrà, si aprirà un procedimento giudiziario che potrà durare al massimo 60 giorni, prorogabili a 90.

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