Charlie Hebdo: Le Pen esclusa dalla marcia repubblicana. Unità nazionale senza FN

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Gennaio 2015 - 10:53 OLTRE 6 MESI FA
Charlie Hebdo: Le Pen esclusa dalla marcia repubblicana. Unità nazionale senza FN

Charlie Hebdo: Le Pen esclusa dalla marcia repubblicana. Unità nazionale senza FN

PARIGI – Charlie Hebdo: Le Pen esclusa dalla marcia repubblicana. Unità nazionale senza FN. Al momento, la presenza del Front National di Marine Le Pen (un quarto dei voti alle ultime elezioni) alla manifestazione in programma domenica prossima, la grande “marche républicaine” contro il terrorismo fondamentalista è da escludere.

Unità nazionale a “geometrie variabili”, scrive Liberation, sottolineando come il grande slancio unitario seguito alla strage alla redazione di Charlie Hebdo abbia già lasciato il posto alle tradizionali divisioni politiche. Del resto, più di un osservatore riconosce che in politica “l’union sacrée” è per definizione effimera.

Da Melenchon (radicali di sinistra) ai socialisti al governo, la sinistra rifiuta in blocco la presenza del FN, destra e centro trovano inaccettabile questa esclusione.

Per la sinistra, giudicando intollerabili le posizioni di chi predica contro l’immigrazione, considerandola responsabile del fondamentalismo terrorista e discrimina una religione, Marine Le Pen è persona non grata (“l’unità non è il suo interesse, difende solo la sua boutique politica”).

Non c’è posto, è il concetto ribadito, per una formazione che da anni divide la Francia, stigmatizza i concittadini in funzione della loro origine o del loro credo religioso, boicotta il processo di integrazione francese.

Sarkozy, al contrario, considera incoerente che Hollande riceva oggi Marine Le Pen nelle consultazioni presidenziali seguite ai drammatici eventi per poi escluderla dalla manifestazione. Ma anche a sinistra qualche voce si leva perplessa: rischiamo, dicono, di alimentare il sentimento che un quarto dei francesi vanno esclusi dalla vita politica. L’ex leader del ’68 francese Cohn-Bendit invita tutti i partiti a fare un passo indietro, ritirando le proprie insegne.

Dall’entourage del primo ministro Manuel Valls si fa sapere che non è il governo che organizza la manifestazione e che comunque nessuno, a titolo personale, può essere escluso a priori, chiunque può partecipare per difendere libertà e tolleranza.