Cipro, l’accordo c’è: salvi i depositi sotto i 100mila euro, 10 mld dalla Ue

ROMA – La seconda banca di Cipro sarà chiusa. Garantiti i depositi sotto i 100mila euro, mentre quelli sopra questa soglia nella Bank of Cyprus subiranno un prelievo del 30% Sono i punti principali dell’accordo raggiunto nella notte per salvare Cipro ed evitare che fosse il primo Stato a uscire dall’Eurogruppo. Dopo giorni di trattative è arrivato quindi a una svolta l’accordo tra la troika e il presidente cipriota Anastasiades. Le due parti hanno concordato che la Laiki bank sarà chiusa attraverso un processo controllato e i suoi asset finiranno in una ‘good bank’ e in una ‘bad bank’.

Per i depositi sotto i 100mila euro scatterà la garanzia europea, quindi saranno salvi. Sarà invece di circa il 30%, punto più punto meno, il prelievo sui depositi di oltre 100.000 euro esistenti nella Bank of Cyprus, la maggiore banca dell’isola. Lo ha annunciato il portavoce del governo cipriota, Christos Stilianides, parlando alla radio statale. Il salvataggio proposto dall’Eurozona è di 17 miliardi di euro: 10 li mette la Ue e 7 li deve trovare Cipro evitando di tassare i piccoli depositi, cioè quelli sotto i 100mila euro.

Il direttore del Fmi Christine Lagarde raccomanderà al Fmi di partecipare al piano di salvataggio di Cipro: lo ha detto Lagarde al termine dell’eurogruppo, spiegando come l’intesa raggiunta sia ”buona”, perché” protegge i depositi sotto i 100mila euro, limita le misure alle due banche maggiormente problematiche e divide il peso tra Ue e Cipro in modo equo”.

“Abbiamo evitato una disastrosa uscita dall’euro e la bancarotta, andiamo incontro a tempi duri per Cipro, ma è il miglior accordo che potessimo fare”: lo ha detto il ministro delle Finanze cipriota Michael Sarris al termine dell’Eurogruppo. Sarris non ha dato una data per la riapertura delle banche, che potrebbero restare chiuse anche dopo martedì.

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie