Confessioni. La Lega: “Balsamo stare fuori dai governi”

Pubblicato il 14 Novembre 2011 - 13:50 OLTRE 6 MESI FA

ROMA- Tu chiamale, se vuoi, confessioni. Umberto Maroni: “Per la Lega stare fuori dal governo sarà un balsamo”. E Bossi ha confermato annunciando il suo No a Monti. Balsamo, non necessità. Balsamo, non rinuncia. La Lega non ne poteva più di stare al governo e lo confessa. E’ il partito più felice che il governo Monti ci sia e felice di non esserci. Felice perché ha trovato il modo di non stare più al governo con Berlusconi, in quel governo durante il quale la sua gente ha visto il federalismo trasformarsi in maggior tasse locali. Felice perché può non stare nel governo che si intesterà il peso delle “cose sgradevoli” come le ha chiamate Bossi. Confessando confessando, la Lega confessa di non reggere il ruolo di partito di governo nazionale. Confessa di essere una sorta di “sindacato territoriale” più che un partito. Infatti Bossi dice: “Noi ci occupiamo solo del Nord e tutto si decide in base a questo”. Confessa che, se Monti ci mette una pezza e l’Italia esce dai grossi guai, allora della Lega al governo di Roma non ci sarà bisogno perché fuori si è chiamata. Confessa un orizzonte padano e nulla di più.