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Coronavirus, aiuti alle imprese. Giampaolo Scacchi: da Londra 400 miliardi di dollari

Coronavirus, da Londra un monito e un esempio per l’Italia.  Boris Johnson mette in campo tutte le risorse finanziarie del Paese.

Per affrontare l’emergenza coronavirus, informa Giampaolo Scacchi, il Governo britannico ha annunciato una serie di interventi finanziari, si parla di circa 400 miliardi di dollari, anche a favore delle imprese ormai in piena crisi per la pandemia.

Nel corso di una conferenza stampa, il ministro delle finanze Rishi Sunak ha annunciato l’arrivo di prestiti e garanzie sostenuti dal governo per 398 miliardi di dollari.
“Daremo il nostro sostegno alle imprese per i posti di lavoro, i redditi. Faremo qualunque cosa sia necessaria”.

“Ciò significa che tutte le aziende che hanno bisogno di liquidità potranno ottenere un prestito sostenuto dal governo” ha spiegato Sunak e ha aggiunto che solo fino a poche settimane fa gli interventi del governo sul fronte finanze erano “impensabili”.

Il ministro ha definito la pandemia un’“emergenza economica” e sanitaria e ha annunciato un maggiore aiuto ai settori più colpiti dalla crisi anche attraverso sovvenzioni e riduzioni fiscali.
Le piccole imprese potranno ottenere sovvenzioni in denaro fino a 25.000 sterline, a chi è in difficoltà sarà sospeso il mutuo per tre mesi.

Nel pacchetto interventi c’è ovviamente il National Health Service (NHS) britannico, già sotto pressione prima dell’epidemia di coronavirus, che secondo quanto dichiarato da Sunak otterrà “qualunque” risorsa di cui abbia necessità.

Le imprese britanniche e i vari settori maggiormente a rischio – a causa dell’impatto della pandemia sulle abitudini dei consumatori e alle limitazioni degli spostamenti – hanno avvertito il governo britannico che per sopravvivere alla crisi avranno bisogno di aiuti finanziari.

Il settore aereo e del turismo, nonché alberghiero sono quelli a più rischio, com’è ormai il tutto il mondo e stanno affrontando un blocco quasi internazionale. I governi, infatti, per rallentare la diffusione del coronavirus limitano le attività della popolazione.
Il governo britannico è stato accusato di adottare un approccio eccessivamente cauto per impedire la diffusione del virus, a differenza di quanto è accduto in molti altri paesi europei.
Il Primo Ministro Johnson ha invitato i britannici a evitare qualunque contatto sociale non indispensabile, non frequentare pub, teatri, club e ristoranti ma senza che da parte del governo, ci sia un divieto assoluto..
Johnson tuttavia ha affermato che senza “misure drastiche” il virus farà collassare il sistema sanitario del Regno Unito e non ha escluso ulteriori restrizioni. 

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