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Grecia: governo verso il rimpasto, a lavoro per trovare 325 milioni

di luiss_vcontursi |14 Febbraio 2012 11:49

ATENE – La Grecia tenta il tutto per tutto: mentre il governo va verso il rimpasto oggi in una riunione del Consiglio dei Ministri il premier Lucas Papademos e la sua squadra decideranno azioni immediate per attuare il piano di austerità approvato dal Parlamento. In particolare c’è l’urgenza di capire da dove tirar fuori i 325 milioni di euro di risparmi che domani dovranno essere presentati all’Eurogruppo. Quella cifra, parte del pacchetto di economie da 3,3 miliardi da attuare nel 2012, dovrebbe venire da tagli ai ministeri, “non alle pensioni”, ha precisato ieri il portavoce dell’esecutivo Pantelis Kapsis.

La risposta europea all’approvazione del piano di austerità è stata positiva, ma tutti hanno invitato Atene ad attuare con determinazione le misure previste. Il rischio è che la troika, a giugno, esamini le misure adottate e se queste non corrisponderanno agli impegni, imponga mosse drastiche, come ulteriori riduzioni dei salari nel settore pubblico, tagli alla spesa sociale e alla difesa. Secondo gli accordi Ue, Fmi e Bce verificano a intervalli regolari i progressi della Grecia, con 12 verifiche in totale.

Lunedì è stato annunciato che le elezioni anticipate si terranno in aprile. La Ue vuole da Atene anche un impegno scritto dei leader politici: chiunque vinca le elezioni dovrà portare avanti il programma di austerità.

Intanto la ‘troika’ (Ue-Fmi-Bce) che sta sorvegliando la Grecia ”senza alcun controllo democratico”, è stata convocata al Parlamento europeo per riferire e ”giustificarsi” davanti alla Commissione economica (Econ) del Parlamento europeo. La Conferenza dei presidenti, l’organo che riunisce i capigruppo, ha accolto la richiesta in presentata già la scorsa settimana dai socialisti-democratici (S&D) con una lettera inviata dal capogruppo Hannes Swoboda a Jose’ Manuel Barroso. Gli S&D hanno inoltre formato una ‘troika-ombra’ che sara’ inviata ad Atene.

Inoltre e’ stato chiesto a Barroso e al vicepresidente Olli Rehn di riferire davanti alla stessa Conferenza dei presidenti sulla situazione in Grecia. ”L’approccio punitivo e ideologico della troika al problema della sovranita’ greca – scriveva Swoboda nella lettera a Barroso – e’ un grave tradimento del modello sociale europeo e della solidarieta’ che e’ un principio fondante dell’Unione”.

Della ‘troika-ombra’ fannno parte tre parlamentari, tutti ex ministri (il lussemburghese Robert Goebbels, il bulgaro Ivaylo Kalfin e la portoghese Elisa Ferreira), che saranno nella capitale greca entro due settimane per presentare una serie di ”proposte alternative” alla ricetta della troika ufficiale.

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