Europa promuove Monti: "No manovre-bis, pareggio vicino"

ROMA – Italia, avanti così, ma senza abbassare la guardia e con uno sforzo in piu' per la crescita. L'Italia ''non ha bisogno di una manovra aggiuntiva'', riferiscono fonti europee vicine al 'monitoring team' Ue-Bce inviato a Roma per seguire la situazione italiana lo scorso novembre, quando lo spread era oltre quota 575. La Penisola – dice una delle fonti – ''dovrebbe centrare'' l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013, come concordato con Bruxelles e come confermato oggi dal vice-ministro dell'Economia Vittorio Grilli, secondo cui quell'obiettivo ''e' una realta', e non una speranza''.

Certo, c'e' l'impatto negativo dell'austerity sulla crescita, e il quadro europeo di probabile recessione delineato oggi dall'indice Pmi. Proprio per mitigare questo impatto negativo gli esperti della Commissione europea e della Banca centrale europea, che dallo scorso novembre hanno svolto numerose trasferte a Roma seguendo da vicino le riforme, chiedono ora uno sforzo in piu': servono – spiega una delle fonti europee citando al documentazione del 'team' europeo – ''ulteriori misure per la crescita'', che vadano oltre le liberalizzazioni compiute finora e sblocchino alcuni segmenti dell'economia italiana. E l'invito dell'Europa e' anche – riferiscono le stesse fonti – ''a non abbassare la guardia''. Proprio oggi Grilli ha affermato che ''le potenzialita' di crescita ci sono, e sono serie''.

E ha detto che ''in Italia la crisi non e' sicuramente risolta, ma rispetto al dicembre scorso ci sono stati dei notevoli miglioramenti: ora, sulla capacita' italiana di ripagare il debito ''dovremo ancora continuare a rassicurare i mercati con azioni e interventi da parte di tutti''.

Le riflessioni del 'team' europeo si soffermano proprio sullo 'spread', il termometro dell'avversione verso i Btp italiani oggi tornato sopra i 315 punti ma sceso decisamente negli ultimi mesi, sotto 300, dopo la fiammata di novembre. A gennaio Bankitalia aveva ipotizzato due scenari per l'Italia, uno con lo spread fermo ai 500 punti di allora, un altro con un calo intorno ai 300 che avrebbe facilitato la ripresa dalla recessione. ''Siamo sul piu' favorevole dei due scenari'' – nota una delle fonti – e a comprare i Btp ''non sono state soltanto le banche italiane utilizzando il prestito 'Ltro' della Bce: sono tornati anche gli investitori esteri''. ''Gli investitori – conferma Grilli riferendosi al buon esito del collocamento del nuovo 'Btp Italia' – sono tornati a credere nel nostro debito pubblico'', e gia' entro la primavera l'Italia punta a introdurre in Costituzione l'obbligo del pareggio di bilancio chiesto dall'Europa.

Certo ci sono ancora segnali negativi: oggi Moritz Kraemer, l'analista di Standard & Poor's, ha definito l'Italia ''il Paese più tenuto d'occhio da parte delle autorita''' internazionali, ''a causa dei suoi grossi requisiti di finanziamento''. Ma agli occhi dell'Europa le preoccupazioni sembrano piuttosto focalizzarsi sulla Spagna che, dopo aver mancato l'obiettivo di deficit per il 2011 (sara' al 5,3% contro il 4,4% concordato), ora sta facendo sollevare qualche perplessita' a Bruxelles.

''Ci si aspettava che il governo spagnolo si mostrasse piu' determinato'', spiega una delle fonti europee. Forse – e' un'ipotesi – si riferiva con una punta d'orgoglio anche alla Spagna Grilli, quando stamani ha notato che ''in altri Paesi la situazione non e' migliorata cosi' tanto'' come in Italia.

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