ATENE, 25 MAG – Elezioni Europee 2014: in Grecia Alexis Tsipras è primo con il 26% dei voti, segue con il 23% Nea Dimokratia del premier Antonis Samaras. Terzo partito i neonazisti di Chrisy Avghì (Alba Dorata), che prendono più del 9% nonostante i problemi giudiziari dopo l’omicidio del rapper Pavlos Fyssas, che hanno portato in carcere una decina dei suoi 18 deputati con l’accusa di costituzione di banda criminale. In netto calo il partito socialista (Pasok) del vice premier Evangelos Venizelos.
Con lo scrutinio delle schede non ancora ultimato, Panos Skourletis, portavoce di Syriza, ha detto stasera all’agenzia Ana-Mpa che “se i risultati noti sinora verranno confermati, si tratterà di un risultato di portata storica che accelererà gli sviluppi politici nel Paese. Per la prima volta Syriza, un partito di sinistra, diventa il primo partito della Grecia”. “Ora bisognerà organizzare al più presto le elezioni“: così il leader di Syriza, Alexis Tsipras, ha chiesto al premier greco Antonis Samaras di farsi da parte dopo che il risultato delle elezioni lo ha “delegittimato”.
Ma, come ha tenuto subito a precisare alla stazione Tv Ant-1 il portavoce del governo, Simos Kedikoglou, “dalle urne non è uscita la domanda di cambiamento che Syriza desiderava” ed escludendo così implicitamente che si possa fare ricorso alle elezioni anticipate. “Non esiste nessun motivo per non esaurire l’attuale legislatura”, ha concluso.
Da parte sua, il primo ministro Samaras, parlando con giornalisti, si è limitato ad affermare laconicamente: “prendiamo atto del risultato e del messaggio popolare che esso rappresenta. Il governo provvederà ad accelerare le riforme. La coalizione governativa ha retto e Syriza non ha raggiunto il suo obiettivo”. Nei giorni scorsi il premier aveva più volte accusato Alexis Tsipras, il leader di Syriza, di voler destabilizzare il Paese.
Syriza si è quindi aggiudicato sei seggi all’europarlamento, contro cinque di Nea Dimokratia e tre di Alba Dorata. Ad Elia-Pasok, To Potami (il Fiume) e Partito Comunista (Kke) due seggi ciascuno e uno a Greci Indipendenti. Al terzo posto, e con notevole preoccupazione di vari osservatori politici, si è piazzato Alba Dorata con oltre il 9% delle preferenze che gli hanno regalato tre deputati all’Europarlamento sui 21 eletti dalla Grecia.
Alle politiche del 2012 Alba Dorata aveva ottenuto il 6.9%, una percentuale equivalente a 18 parlamentari oltre metà dei quali sono però in carcere o inquisiti sulla scia di un’inchiesta della magistratura per costituzione di organizzazione criminale dopo l’omicidio di un giovane musicista ateniese ad opera di un iscritto a Chrisy Avgì reo confesso. Un’altra sorpresa di queste elezioni è stata la “ripresa” del partito socialista Pasok che, dopo aver toccato dei minimi storici, oggi in lista insieme con la formazione Elia (l’Ulivo, ispirato dall’alleanza politica italiana guidata da Romano prodi) ha raccolto oltre l’8% dei voti.
Alle politiche del giugno 2012 il partito socialista greco, già in discesa, aveva ottenuto poco più del 12%. Il partito Sinistra Democratica (DiMar) di Fotis Kouvelis, che inizialmente faceva parte della coalizione di governo insieme a Nea Dimokratia e al Pasok, esce di scena in quanto ha preso poco più dell’1% e non ha superato la soglia minima del 3%.