Merkel: “Ferie uguali in Europa, mediterranei festaioli”. Ma in Scandinavia…

Pubblicato il 19 Maggio 2011 - 13:53 OLTRE 6 MESI FA

BERLINO – Angela Merkel contro i “fannulloni” europei: “Non possiamo avere una moneta comune e poi alcuni di noi hanno giorni e giorni di vacanze e altri pochissimi”, ha detto il cancelliere tedesco alludendo alle differenze tra Nord e Sud Europa.

Peccato che, ha sottolineato Danilo Taino sul Corriere della Sera, tutta questa differenza tra settentrionali e meridionali non ci sia, almeno in termini di ferie: “se si considera il diritto minimo di legge, in Germania i lavoratori usufruiscono di 3o giorni tra ferie e feste nazionali e religiose. Mentre i greci di 37, gli spagnoli di 36, i portoghesi di 35. L’Italia, con 31 giorni, è già un’eccezione tra i mediterranei”.

Ma, prosegue Taino, “i finlandesi – nordici, efficienti e solidissimi nell’euro – si godono come minimo 4o giorni di riposo all’anno, come i francesi e – per dire – i brasiliani (41). Anche agli austriaci e agli svedesi non va male: rispettivamente 38 e 34 giorni tra ferie minime e feste comandate”. La differenza dunque, sarebbe al massimo tra tedeschi e resto d’Europa.

La Merkel aveva fatto esempi precisi: “Bisognerebbe che in Paesi come Grecia, Spagna e Portogallo non si andasse in pensione prima che in Germania, sarebbe bene che tutti facessero gli stessi sforzi”.

In Germania la legge stabilisce in 20 giorni il minimo di ferie per i lavoratori e, dopo una lunga battaglia politica, l’età minima per andare in pensione è stata innalzata da 65 a 67 anni.