Fisco, Padoan: “Contro l’evasione meno blitz e più accordi coi contribuenti”

di redazione Blitz
Pubblicato il 28 Novembre 2014 - 14:28 OLTRE 6 MESI FA
Fisco, Padoan: "Contro l'evasione meno blitz e più accordi coi contribuenti"

Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan

ROMA – Meno blitz, più tax compliance: favorire cioè l’adempimento spontaneo degli obblighi fiscali da parte del contribuenti mediante la possibilità di accordi. Questa la soluzione, secondo il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, all’annoso problema italiano dell’evasione fiscale. Un problema che secondo il titolare del Tesoro ”va risolto alla radice e non con i blitz”.

Intervenendo a un convegno sul Terzo settore Padoan ha sottolineato che occorre “muoversi verso una logica di aggiustamento complessivo del trattamento fiscale” per la famiglia. E ha sottolineato come la delega possa costituire la piattaforma entro cui affrontare questo tema perché “questo renderà più facile attuare il cambiamento delle norme fiscali”.

Come fare a convincere il contribuente ad avere fiducia nel fisco? Secondo Padoan bisogna innanzitutto mostrare l’impegno da parte del governo di “abbattere le tasse in modo permanente e credibile“. E tali “abbattimenti devono essere finanziati da altrettanti abbattimenti della spesa permanenti e credibili”. Come si sta provando, appunto, a fare con la legge di Stabilità.

Il governo, ha assicurato il ministro, “è fortemente impegnato a completare tutte le componenti della delega fiscale nei termini previsti”. Su alcuni giornali proprio oggi erano comparse notizie riguardo a dimissioni di dirigenti del Mef in contrasto con la linea di Palazzo Chigi proprio sulle politiche fiscali.

A margine del convegno, Padoan ha poi parlato dei rapporti dell’Italia in Europa.

“L’Italia è vista come un Paese luogo di annunci. Io lo contesto: non sono solo annunci. Ci sono grandi progressi in Parlamento sulle riforme strutturali.

Le riforme strutturali funzionano se si cambiano i comportamenti: non necessariamente a mancare sono le risorse ma la fiducia. Si tratta quindi di eliminare le numerose strozzature economiche e sociali per generare fiducia”, ha ribadito.

Padoan si mostra ottimista sul 2015:

“Ritengo che l’anno prossimo sia un anno di crescita positiva dopo tre anni di recessione. Abbiamo di fronte due alternative: continuare a vivacchiare (o come dicono gli inglesi ‘muddling trough’, vale a dire camminare nel fango senza uscire dal sentiero) oppure decidere che occorre mettersi su un sentiero diverso”.

“In Europa ci viene detto di non sprecare l’occasione: l’Italia è un paese che suscita in Europa sia irritazione sia fiducia. Il rispetto dell’Italia dipende da ciò che chiede e realizza. Il nostro Paese può esibire in Europa un programma che serve sia a noi che all’Europa stessa”. Lo dice il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan durante un convegno sul terzo settore.

Poi un accenno al piano di investimenti appena varato dalla Commissione europea:

“La Bei è uno strumento pubblico dell’Unione europea e deve farsi carico delle proposte: glielo abbiamo già detto in modo elegante ma fermo. La Banca europea – aggiunge – deve calarsi un po’ di più nel fatto che la sua missione deve essere contribuire alla svolta. Alla Bei saranno presentate proposte di progetti seri e altrettanta serietà ci deve essere nelle risorse”.