Francia 2012. Hollande:”Sarkozy sente l’onda? La prenderà in faccia”

PARIGI – Francois Hollande sente il vento a favore e a due giorni dal primo turno delle presidenziali affonda contro Nicolas Sarkozy: ''Ha detto di sentire l'onda… la prendera' in faccia!''. Chiudendo la sua campagna a Bordeaux, nell'ovest del Paese, il socialista e' parso sicuro di se' ma ha messo in guardia i suoi seguaci dai sondaggi. Proprio un ultimo studio ha oggi accorciato le distanze fra i due contendenti, che sarebbero ora separati soltanto da mezzo punto al primo turno di domenica prossima, (27% Hollande, 26,5 Sarkozy).

Il presidente dal canto suo ha suonato la carica in un comizio vicino a Parigi, lanciando ancora un appello alla sua ''maggioranza silenziosa'': ''La Francia non puo' sbagliare''. Ed ha annunciando una bella ''sorpresa'' per domenica.

Sullo sfondo di una vera e propria marea di indecisi che rende piuttosto difficili da valutare i sondaggi dei nove istituti che si rincorrono in queste ore – ma l'ultimo da' Sarkozy in rimonta e quasi alla pari con Hollande al primo turno – il candidato socialista e' sembrato ''sentire'' la vittoria: ''Il presidente uscente – ha dichiarato a Bordeaux – ha detto di aver visto un'onda che arriva. Per una volta non si e' sbagliato, l'onda arriva, e' un'onda alta e potente e lui la prendera' in piena faccia!''.

Sul piano del finanziamento del suo ambizioso programma, fatto di assunzioni e stimoli alla crescita senza ulteriori tasse, Hollande ha ammesso prima del comizio di Bordeaux, intervistato in tv, di pensare a una formula per utilizzare ''i risparmi dei francesi'' invece che di prendere il denaro a prestito sul mercato. Titoli di Stato? ''Ci sto pensando – ha risposto – esistono gia', una volta si chiamavano buoni del Tesoro… piu' prendiamo sul nostro mercato con il risparmio dei francesi, meno siamo dipendenti dai fondi di investimento''.

Il comizio di Bordeaux si e' concluso in festa: ''si', l'atmosfera e' quella giusta – ha detto Hollande, scatenato – lo sapevo arrivando qui, siete tanti e i sondaggi sono favorevoli. Ma non fidatevi, perche' queste inchieste sono contraddittorie, diffidate dei pronostici azzardati''. ''La democrazia – ha continuato – non e' un gioco e ancora meno una scommessa. Proteggetevi dalle tendenze, dalla moda, fate attenzione anche a voi stessi''.

Ed ha concluso l'applauditissimo intervento ammettendo che qualcuno dei suoi ''sta cedendo all'euforia'', ma – ha messo in guardia – ''non ci siamo, ancora non ci siamo''.

Sarkozy, dal canto suo, apparso stasera particolarmente calmo e pacato in un breve intervento al termine del telegiornale delle 20, ha ribadito le sue proposte di rigore affermando che con il programma di Hollande la Francia rischia di seguire le orme ''della Grecia o della Spagna''.

''I francesi non possono sbagliare, non hanno diritto all'errore'', ha affermato il presidente. Sarkozy non ha raccolto la provocazione della conduttrice del tg, che gli ha chiesto di commentare le battute di Marine Le Pen, candidata del Fronte nazionale, che ha paragonato il comizio di Sarkozy a place de la Concorde ai raduni nazisti di Norimberga e del padre, Jean-Marie, che ha scherzato sulle sue iniziali (N.S.) evocando Nazional Socialismo. ''Le Pen padre e figlia – si e' limitato a rispondere – vogliono soltanto che si parli di loro. Chi vota Le Pen favorisce i socialisti''.

''Ho proprio l'impressione – ha concluso Sarkozy – che domenica avremo delle sorprese. E che a tutta questa gente, i francesi daranno una bella lezione, come non ne hanno mai avute''.

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