Francia: commissione d’inchiesta sui sondaggi voluti da Sarkozy?

l'assemblea nazionale francese

Il Parlamento francese potrebbe varare una commissione d’inchiesta sui sondaggi commissionati dalla presidenza della Repubblica. A dirlo è il presidente dell’Assemblea nazionale Bernard Accoyer che appartiene alla maggioranza di centrodestra:  l’istituzione dell’organismo d’inchiesta, è sostenuta dall’opposizione socialista ed osteggiata dalla maggioranza ed ha a che fare con dei sondaggi pubblicati dalla stampa e fatturati alla presidenza della Repubblica nel luglio scorso.

La Corte dei Conti già a luglio aveva rimproverato l’Eliseo per questi sondaggi: la segretaria del partito socialista, Martine Aubry, ritiene che una commissione d’inchiesta consentirebbe di chiarire la vicenda. «Vogliamo una commissione d’inchiesta, – spiega la leader dell’opposizione socialista – certo perché ci sono molti soldi dietro, certo perché le regole dei mercati pubblici non sono state rispettate, ma anche per capire come questi sondaggi sono stati realizzati e per renderci conto davvero se c’è o no una manipolazione dell’opinione pubblica», ha detto Aubry durante una conferenza stampa.

La maggioranza però, non è dello stesso avviso. Jean-François Copé, capogruppo dell’Ump all’Assemblea nazionale, ha detto ai giornalisti che «non c’è alcuna ragione di diritto di merito» per varare una simile commissione. «Sono totalmente contrario», ha detto ancora Copé, affermando che essa «attenterebbe gravemente al principio di separazione dei poteri». Anche il portavoce del governo, Luc Chatel, ritiene che la vicenda non meriti un tale interesse, dato che lo stesso presidente Nicolas Sarkozy, su richiesta specifica della Corte dei Conti, ha già approntato una procedura di asta.

Per la ministro della Giustizia Michèle Alliot-Marie, la creazione di una commissione d’inchiesta sarebbe contraria alla Costituzione. La commissione legislativa dell’Assemblea, a maggioranza Ump, dovrà ora valutare la proposta socialista, avendo anche la possibilità di istituirla ma con dei poteri molto limitati.

L’Eliseo ha comunicato ai deputati le spese per i sondaggi commissionati nel 2008 e nel 2009 dopo l’audizione in commissione Finanze, il 13 ottobre scorso, di Christian Frémont, capo di gabinetto di Sarkozy. Il budget destinato ai sondaggi dell’Eliseo è arrivato a 3,281 milioni di euro nel 2008, mentre nel 2009 è stato di 1,989 milioni, e si prevede che nel 2010 cali a 1,424 milioni, dice un rapporto di un deputato socialista pubblicato la scorsa settimana.

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