PARIGI – Uno stacco di due-tre punti, Francois Hollande corre, Nicolas Sarkozy insegue alle presidenziali francesi ma sembra non farcela a recuperare: il socialista ha praticamente in mano il primo turno e la Francia si prepara al ballottaggio. Se per legge non possono essere comunicati exit poll prima della chiusura dei seggi, ci hanno pensato i media belgi a metà pomeriggio quando hanno subito dato Hollande in testa nei territori d’Oltremare sullo sfidante Nicolas Sarkozy.
Stando a quanto trapela dal quotidiano belga Le Soir – che con la diffusione di dati aggira il divieto vigente in Francia – lo scarto a vantaggio di Hollande e’ quasi ovunque netto: a Saint-Pierre e Miquelon Hollande al 33,75% e Sarkozy al 18,75%; in Guadalupa Hollande addirittura al 57% contro Sarkozy al 23,40%; in Martinica Hollande al 51%, Sarkozy al 26%; in Guyana Hollande al 42% e Sarkozy al 27%.
La candidata dell’estrema destra del Fronte nazionale Marine Le Pen sarebbe al terzo posto, tra il 17 ed il 20,7% delle preferenze, mentre il candidato del Front de gauche, Jean-Luc Mélenchon, tra il 10,5 ed il 13%. Lo riporta l’Afp spiegando che i dati si basano sulle stime di istituti di sondaggi ottenute da fonti concordanti. Il centrista Francois Bayrou avrebbe raccolto invece tra l’8,7% ed il 10% dei voti, sottolinea la France Presse
Per la prima volta nelle elezioni francesi, anche l’agenzia AFP ha ceduto alla pressione degli exit-poll che piovevano da diversi siti di quotidiani all’estero e venivano rilanciati in Francia dai social network e un’ora prima della chiusura delle urne ha diffuso le stime sui risultati finali. La France Presse ha avvertito – in una nota che precede la diffusione delle cifre – che ”diversi media stranieri hanno diffuso stime basate sulle prime operazioni di spoglio nei seggi che hanno chiuso alle 18”. Quindi, continua la nota, l’AFP ”mette a disposizione dei suoi clienti le informazioni sulle stime in suo possesso” e non diffonde le stesse notizie ”al pubblico attraverso i suoi servizi on line”.
La Francia è andata a votare per scegliere il suo nuovo presidente, si aspetta l’ora della verità per conoscere il quadro che uscirà dalle urne.
Secondo i sondaggi Hollande dovrebbe attestarsi al 28% contro il 26% di Sarkozy, che però è dato per spacciato al secondo turno. L’incertezza è soprattutto per chi conquisterà il terzo posto tra la leader del Fronte nazionale Marine Le Pen e il candidato della sinistra Jean-Luc Melanchon. Tagliato fuori da questa corsa sembra invece il centrista Francois Bayrou. C’è incertezza anche sul tasso di astensione che in base ai sondaggi potrebbe variare dal 17 al 25%.
L’affluenza a mezzogiorno è stata del 28,29%, una delle più alte alle presidenziali francesi, anche se in calo rispetto al record assoluto del 2007.
Alle 17 ha votato il 70,59% degli elettori. Alla stessa ora, nel 2007, il tasso di partecipazione era stato del 75%, ma quell’anno c’era stato un picco di affluenza. Nel 2002 era stato del 67,58%. Alle 12.00, il dato dell’affluenza era del 28,29%, in calo rispetto al 2007 ma superiore al 2002.
Tutti i 10 candidati hanno votato durante la mattinata di domenica per questo primo turno che è decisivo in vista del ballottaggio. Per sperare di vincere, infatti, il presidente Nicolas Sarkozy deve arrivare davanti all’avversario socialista, Francois Hollande. Mentre nei territori d’Oltremare e nei seggi per i francesi all’estero si vota già da mezzogiorno di ieri, le urne in Francia hanno aperto ovunque alle 8 e chiuderanno alle 19, salvo le grandi città in cui la chiusura è prevista alle 20.
A mezzogiorno sono stati già quasi scacciati i fantasmi dell’astensionismo: il primo dato del ministero dell’Interno e’ infatti molto confortante, nel 2007 votò il 31,21% ma nel 2002 fu il 21,4%, nel 1995 il 22,52%, nel 1988 del 27,1% e nel 1981 del 25,9%. Sarkozy ha messo la scheda nell’urna – dando la precedenza alla moglie Carla Bruni – in un liceo del XVI arrondissement di Parigi. All’uscita, Carla si è detta ”emozionata e fiduciosa”.
Hollande ha votato nel suo feudo elettorale di Tulle, in Correze, la circoscrizione che fu roccaforte anche dell’ex presidente Jacques Chirac: ”è un momento importante, sarà una lunga giornata”, ha detto il socialista. Marine Le Pen (Fronte nazionale), ha votato nel nord affermando di aver fatto ”una cosa buona”, il portabandiera dell’estrema sinistra, Jean-Luc Melenchon, e’ andato al seggio a Parigi con l’immancabile cravatta rossa e se ne e’ andato poi a mangiare ”pasta in un ristorante italiano” con alcuni fedelissimi e amici. Fra i dieci candidati all’Eliseo, i sondaggi vedono in testa Hollande, vincitore delle primarie del suo partito a ottobre, tallonato da Sarkozy.
C’è incertezza su chi dei due arriverà in testa allo scrutinio di oggi, ma anche per il terzo posto la lotta è serrata fra Marine Le Pen e Jean-Luc Melenchon, mentre più staccato appare il centrista Francois Bayrou (MoDem). Gli altri candidati – Eva Joly (Europe Ecologie), Nicolas Dupont-Aignan (DLR, Debout la Republique), Philippe Poutou (Nuovo partito anticapitalista), Nathalie Arthaud (Lutte Ouvriere) e Jacques Cheminade (Solidarieta’ e progresso), non dovrebbero superare la soglia del 5%. Infuria intanto su Twitter la gara – per ora scherzosa – di chi diffonde presunti risultati elettorali usando codici derivati da luoghi geografici, frutta o fiori, usando l’hashtag ironico di ‘Radio Londra’ per beffare la legge che vieta la pubblicazione di risultati in anticipo.