PARIGI – Vince ma non sfonda, ha tenuto uno stacco di due-tre punti quasi costante in un pomeriggio col fiato sospeso per poi spuntarla per poco. Francois Hollande ha corso bene il suo primo turno e ha lasciato indietro Nicolas Sarkozy che ha cercato fino all’ultimo di rosicchiare fra il suo 27,09% e il 28,5% del rivale. Uno schiaffo per Sarkò, mai nessun presidente uscente era arrivato secondo alla prima chiamata alle urne. ”Questa sera sono il candidato di tutte le forze che vogliono chiudere una pagina e aprirne un’altra”, ha detto a caldo Hollande. ”Voglio riorientare l’Europa sul cammino della crescita e dell’occupazione”.
”I francesi hanno sfiduciato Sarkozy”, ha detto la segretaria del Partito socialista francese, Martine Aubry. Lo staff ha cristallizzato la felicità in uno slogan: “La dignità ha pagato”.
SARKOZY NON SI Dà PER VINTO Sarkozy non si è dato per vinto e ha proposto tre dibattiti insieme ad Hollande, peccato però che il socialista gli abbia risposto picche dicendo che Sarkozy punterà sulla “paura per vincere”.
”Niente è ancora deciso”, ”sarà dura”, ma alla fine ”vinceremo”: sono fiduciosi ma anche un po’ preoccupati i fan di Sarkozy, riuniti, quasi a volere sfidare il destino, al Palais de la Mutualite’, storico luogo delle riunioni della sinistra e dei sindacati, nel quartiere latino di Parigi. In questa sala, stile art deco, Daniel Cohn-Bendit ha tenuto comizi infuocati durante il maggio ’68, e Renaud e Jacques Brel, due capisaldi della canzone francese, si sono prodotti in concerti memorabili.
”I francesi hanno smentito tutte le previsioni. Il momento cruciale è venuto. Si tratta ora di designare chi ha la responsabilità di questo paese e di proteggere i francesi. Chiedo a tutti i francesi di unirsi e di raggiungermi”, è l’appello lanciato dal presidente a fine serata tra i cori dei militanti che urlano ”Sarkozy president” e ”on va gagner” (vinceremo), incoraggiando il capo.
FUGA DI DATI I dati sono stati snocciolati dai media belgi per primi, poi su Twitter, nonostante l’embargo sugli exit poll fino alla chiusura dei seggi e, già due ore prima della fatidica soglia delle 20, il socialista era praticamente dato per vittorioso a questo primo turno.
BOOM LE PEN, VOTO DI PROTESTA ANTI-EUROPEO La Francia ha iniziato presto a prepararsi al ballottaggio, ma ha dovuto registrare la scivolata del Front de Gauche di Jean-Luc Melenchon di fronte al boom dell’estrema destra del Front national anti-europeista guidato da Marine Le Pen, al terzo posto, con quasi il 20% delle preferenze -18,17%- (più del padre che ebbe il 16,8% nel 2002) rispetto a Mélenchon, all’11% di Melenchon.
”Con onore, coraggio, dignità, questa sera i francesi si sono invitati contro ogni attesa al tavolo delle elite”ha detto Marine Le Pen, davanti ai suoi sostenitori in festa. ”Qualunque cosa succeda ormai nei prossimi quindici giorni – ha aggiunto la leader del Fronte nazionale – la battaglia di Francia e’ appena cominciata. Niente sara’ piu’ come prima”.
Il centrista Francois Bayrou avrebbe raccolto invece il 9,20%.
La sinistra nel suo insieme è circa al 44% dei voti complessivi, una quota che fa ben sperare Francois Hollande per il ballottaggio del 6 maggio. La battaglia è però ancora aperta, visto il risultato superiore alle previsioni del Fronte nazionale di Marine Le Pen, con una parte degli elettori di quel partito che potrebbero votare per Sarkozy al secondo turno.
L’APPELLO ANTI-SARKOZY ”Vi invito a ritrovarvi il 6 maggio, senza chiedere niente in cambio, contro Sarkozy”. E’ l’invito rivolto ai suoi sostenitori da Melenchon, dopo i primi risultati elettorali. ”Fatelo come se doveste farla vincere a me, l’elezione presidenziale”, ha aggiunto, ”la nostra non è una mobilitazione individuale, ma collettiva.
”Bisogna rovesciare la tendenza che tiene tutta l’Europa sotto al gioco dell’asse Merkel-Sarkozy”, ha affermato Melenchon invitando i suoi elettori a ”non smettere di mobilitarsi”.
La candidata verde Eva Joly, data dai primi risultati intorno al 2% dei consensi, ha invitato i suoi sostenitori ”e tutte quelle e quelli che sono attaccati ai valori della Repubblica, a fare di tutto perche’ il nostro Paese esca infine dal sarkozysmo raccogliendosi intorno alla candidatura di Hollande, che deve ormai portare tutti i colori della sinistra e degli ecologisti”.
SONDAGGIO IPSOS SECONDO TURNO Secondo un sondaggio dell’istituto Ipsos, realizzato al telefono a partire dalle 20:05 del 22 aprile con un campione di 1.090 persone e diffuso in questi minuti, al secondo turno Francois Hollande batterebbe Nicolas Sarkozy 54% a 46%.