Francia: indagato per frode ministro della tassa sui ricchi. “Conto in Svizzera”

Jerome Cahuzac (Foto LaPresse)

PARIGI – Francia, il ministro del Bilancio e del Fisco, Jerome Cahuzac, quello della supertassa sui ricchi che ha fatto scappare Gerard Depardieu, è indagato per frode fiscale per un presunto conto segreto in Svizzera.

La procura di Parigi ha annunciato l’apertura di un’indagine preliminare a carico del ministro, con l’ipotesi di reato di ”occultamento di frode fiscale”. Obiettivo: verificare se davvero, come ha rivelato qualche settimana fa il sito d’informazione indipendente Mediapart, Cahuzac ha avuto fino al 2010 un conto segreto alla filiale Ubs di Ginevra, e lo ha poi chiuso per trasferire i fondi, ”con un complesso movimento offshore”, in un altro conto nascosto all’erario, stavolta a Singapore.

”La mossa della procura permetterà di dimostrare la mia perfetta innocenza”, ha commentato il ministro, mostrandosi sicuro: ”Ne uscirò pulito”. La ricostruzione della testata online, nota Oltralpe per i suoi scoop di cronaca giudiziaria, soprattutto nell’intricato caso legato al patrimonio dell’ereditiera de L’Oreal, Liliane Bettencourt, e ai suoi presunti finanziamenti in nero al partito dell’ex presidente Nicolas Sarkozy, era basata su due fonti.

La prima era l’indagine svolta da un ex agente del fisco, Remy Garnier, da lui condotta autonomamente e raccolta in un memoriale inviato ai suoi superiori nel 2008, che gli costò un richiamo disciplinare per aver consultato dossier senza apposita autorizzazione. La seconda, e più importante, era una registrazione in cui si sente un uomo, che secondo Mediapart è proprio Cahuzac, parlare del suo conto in Svizzera e dei problemi logistici che incontra per chiuderlo.

”Nego nell’insieme e nel dettaglio”, aveva subito reagito Cahuzac, annunciando l’intenzione di fare causa per diffamazione e mettendo in dubbio l’attendibilità delle fonti di Mediapart. Il memoriale di Garnier, per stessa ammissione del funzionario, ha ”delle lacune”, aveva affermato il ministro, e la registrazione era stata fornita al sito da un suo noto rivale politico, Michel Gonnelle, sconfitto alle elezioni del 2001 quando era in palio il posto di sindaco in una cittadina del sudovest, Villeneuve-sur-Lot, senza alcuna prova del fatto che la voce del misterioso proprietario del conto in Svizzera fosse veramente la sua.

Il caso sembra destinato a complicare il cammino, già in salita, del governo socialista guidato da Jean-Marc Ayrault. Sia il presidente Francois Hollande, sia lo stesso Ayrault, si sono subito schierati a difesa di Cahuzac. Il capo dell’Eliseo ha sottolineato – secondo fonti a lui vicine – che allo stato attuale della procedura giudiziaria ”non ci sono elementi tali da far cambiare la situazione” del ministro. Cahuzac, dicono le fonti, ”è membro del governo e, in quanto tale, ha il sostegno del presidente e del primo ministro”.

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