Francia: lascia il ministro Michele Alliot-Marie, aveva rapporti con Ben Ali

PARIGI – Dopo settimane di polemiche, il presidente francese Nicolas Sarkozy si e’ sbarazzato del suo ministro degli esteri, Michele Alliot-Marie, accusata di aver stretto ambigue relazioni con il regime dell’ex-presidente Ben Ali, e ha annunciato un importante rimpasto nella sua squadra di governo. In un discorso di circa sette minuti in tv alle 20:00 di questa sera, Sarkozy ha confermato che a prendere il posto della Alliot-Marie sara’ il ministro della Difesa, Alain Juppe’, uomo di grande esperienza e peso politico, che alcuni giornali hanno gia’ ribattezzato il ‘secondo primo ministro’.

Per sostituire Juppe’ alla Difesa, l’Eliseo scommette invece sul capogruppo dei senatori dell’Ump, Gerard Longuet. Parlando ai francesi, il capo dello Stato ha anche anche confermato la sostituzione del ministro dell’Interno, Brice Hortefeux, con Claude Gueant, fino ad oggi segretario generale dell’Eliseo. Hortefeux, su cui pesa anche una condanna per insulti razziali e il cui bilancio all’Interno non brilla, esce dal governo e diventa consigliere politico del presidente, in vista delle elezioni presidenziali del 2012.

Al Quai d’Orsay da soli tre mesi, la Alliot-Marie, 64 anni, aveva gettato la spugna gia’ a meta’ pomeriggio, annunciando ufficialmente le sue dimissioni, dopo un incontro con il premier Frqncois Fillon. A poco piu’ di un anno dalle elezioni presidenziali del 2012, il capo dell’Eliseo, che presiede attualmente anche il G8/G20 – e’ al minimo nei sondaggi. Di qui la necessita’ di sbarazzarsi della ministra, la cui presenza al governo era diventata ”insostenibile”, come hanno detto nei giorni scorsi anche alcune voci della maggioranza.

Con il ‘licenziamento’ della Alliot-Marie, Sarkozy ha riconosciuto implicitamente il ‘fiasco’ della diplomazia transalpina. Mai come in queste ultime settimane, la politica estera della Francia – tradizionalmente condivisa in modo bipartisan – e’ stata al centro delle critiche. Nei giorni scorsi, anche un gruppo di diplomatici francesi ha puntato il dito contro il ”dilettantismo” di Sarkozy in politica estera.

Mentre il quotidiano Le Monde, in un editoriale pubblicato in prima pagina, ha sottolineato come la politica estera della Francia, che vanta la seconda rete diplomatica mondiale, sia ormai ”senza voce, senza mezzi e senza direzione”. Sarkozy stasera ha tentato di dare un nuovo impulso e ha detto che le attuali rivoluzioni nel mondo arabo aprono una ”nuova era”. Il presidente, ha anche lanciato un duro avvertimento in materia di immigrazione, sottolineando che i flussi di clandestini possono diventare ”incontrollabili”.

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