Francia, Macron annuncia il suo reddito di cittadinanza: 8 mld sul piatto (già ora il sussidio vale 550 euro mese)

Francia, Macron annuncia il suo reddito di cittadinanza: 8 mld sul piatto (già ora il sussidio vale 550 euro mese)
Francia, Macron annuncia il suo reddito di cittadinanza: 8 mld sul piatto (già ora il sussidio vale 550 euro mese)

ROMA – Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha annunciato l’introduzione di un “reddito universale di attività” entro il 2020. La misura, che punta a garantire che tutti possano “vivere degnamente”, è stata illustrata nel quadro del nuovo piano anti-povertà presentato oggi dal leader francese. Il piano vale 8 miliardi di euro.

“Con una legge nel 2020, creeremo un ‘reddito universale di attività’ per permettere ad ognuno di vivere in modo decente”, ha annunciato il presidente della Francia, precisando che sarà un reddito “universale perché ognuno potrà pretenderlo non appena i suoi redditi passeranno al di sotto di una certa soglia”. Per Macron, sarà “semplice, equo e trasparente. Metteremo insieme il maggior numero di prestazioni sociali affinché si possa finalmente fornire una risposta unica per garantire che la gente viva degnamente”.

In Francia esiste già un sussidio per i meno abbienti che da Mitterand, che ne avviò il programma negli anni ’80, a Sarkozy, è arrivato a conferire ai destinatari 550 euro al mese: alla Rsa (Revenu de solidarité active) si affiancherà il reddito universale di Macron esteso anche a chi lavora ma non riesce a raggiungere un salario dignitoso.

Ma il reddito di cittadinanza in salsa francese è anche un modo di recuperare consensi rapidamente nel mondo del lavoro: un contratto con impegni e responsabilità reciproci, corredato da “diritti e doveri supplementari”, ha precisato il presidente. Ogni beneficiario dovrà infatti iscriversi in un “percorso di inserimento in cui sarà impossibile rifiutare oltre due offerte ragionevoli di lavoro”, ha concluso.

Si tratta di uno dei provvedimenti più attesi del mandato, un piano quadriennale che spazia dalla copertura sanitaria agli asili, con una serie di misure di sostegno ad una “strategia nazionale di prevenzione e lotta alla povertà”. La strategia si fonda su due pilastri, prevenzione della precarietà, soprattutto dei più giovani, e aiuto al reinserimento nel mondo del lavoro. Fra i provvedimenti che saranno annunciati, apertura di nuovi asili, obbligo di formazione ed estensione della copertura sanitaria alle fasce più deboli.

 

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