Francia: prontuario anti-Marine Le Pen di Bernard Henry Levy, per non dimenticare

Francia: prontuario anti-Marine Le Pen di Bernard Henry Levy, per non dimenticare
Francia: prontuario anti-Marine Le Pen di Bernard Henry Levy, per non dimenticare

PARIGI- Francia: prontuario anti-Marine Le Pen di Bernard Henry Levy, per non dimenticare. Sebbene scritto con ironia, non è divertente il vademecum approntato da Bernard Henry Levy (lo pubblica il Corriere della Sera) per avere sempre sotto mano, e nelle teste, argomenti incontestabili e documentati da opporre a chi non apprezza che Marine Le Pen venga invariabilmente presentata come “estremista di destra”. Non è divertente perché mette in fila le posizioni più ardenti di un anti-semitismo solare per quanto se ne voglia ridimensionare la portata, lugubri nostalgie, palesi dichiarazioni anti-francesi che a dispetto del nome, nutrono e hanno nutrito l’ideologia del Front National. In pratica, un prontuario per gli ingenui e gli smemorati, quelli che pensano che Marine è solo la figlia di Jean-Marie, che la continuità si ferma alla parentela.

Dunque, seguendo Levy, bisogna ricordare che M.lle Le Pen

1) quando danza il valzer a Vienna lo fa partecipando al “ballo organizzato dalla «corporazione pangermanista» più estremista, più radicale, più nostalgica dell’hitlerismo (Le Point , 2 febbraio 2012)”;

2) quando vuol parlare di nazismo, persecuzione di ebrei e altre tragiche amenità lo fa con “Martin Graf, che è membro, e fiero di esserlo, di una Burschenschaft neonazista, antisemita, negazionista (Rue 89, 31 gennaio 2012)”;

3) scioglie il nodo delle alleanze e degli apparentamenti nel parlamento europeo attraverso un criterio di selezione che privilegi i peggiori: “il Partito della Grande Romania, il Fpô austriaco, l’Ataka bulgaro, il Partito per l’indipendenza britannico, gli italiani di Alernativa sociale, il Vlaams Belang belga: insomma, quello che di più ufficialmente nauseabondo ci sia nell’estrema destra europea (L’Express , 7 ottobre 2013)”;

4) sua nipote, la deputata Marion Maréchal-Le Pen, partecipa ai meeting del Partito separatista fiammingo in Belgio, il quale “predica l’odio nei confronti della Francia e di tutto quello che è francese (Le Monde , 10 ottobre 2013)”;

Sono solo alcuni esempi della cristallina attività politica del Front National, cui si può peraltro attribuire, sempre in nome del nazionalismo più esibito, anche una solidarietà politica davvero opportuna e tempista alla Russia di Putin proprio alla vigilia dell’intervento francese in Siria (della serie “right or wrong, it’s my country” è troppo inglese per essere capito).

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