Francia, Nicolas Sarkozy male nei sondaggi

PARIGI, 13 MAR – Entusiasmo spezzato per Nicolas Sarkozy, il presidente uscente della Francia, candidato alle presidenziali di aprile e maggio, che dopo un primo sondaggio a suo favore pubblicato, fa ora i conti con un nuovo studio che vede di nuovo lo sfidante socialista, Francois Hollande, in testa al primo turno. Mentre Marine Le Pen, la candidata dell'estrema destra, ha vinto la corsa contro il tempo e – a tre giorni dalla scadenza – ha ottenuto gli ultimi sostegni politici necessari per ufficializzare la sua corsa all'Eliseo.

Ieri notte, un sondaggio realizzato dall'istituto Ifop per Europe 1, Paris Match e la tv Public Senat vedeva Sarkozy per la prima volta davanti a Hollande, nel primo turno delle presidenziali. In particolare, secondo lo studio, il presidente uscente guadagnava un punto e mezzo salendo al 28,5%, mentre Hollande scendeva di 1,5 punti, al 27%. Ma oggi un nuovo sondaggio realizzato dall'istituto TNS Sofres-Sopra Group per i-Tele, ribalta le cose, con Hollande stabile in testa (30%) al primo turno e Sarkozy al 26% (-2 punti). Sia il sondaggio dell'istituto Ifop sia quello della TNS Sofres sono stati realizzati all'indomani del grande meeting elettorale di Villepinte, domenica, quando Sarkozy ha premuto sull'acceleratore della campagna nella speranza di riconquistare terreno. Commentando il sondaggio che lo vedeva in testa questa mattina, Sarkozy – nonostante un chiaro entusiasmo – si e' comunque mostrato prudente. ''E' vero che e' meglio quando le cose vanno bene'', ha detto il capo dell'Eliseo, nel corso di una missione nel nord-est della Francia.

''Non vi credevo quando dicevate che era finita, ma non vi credo neanche quando mi dite che ora c'e' un rilancio'', ha aggiunto il candidato della destra, che dice di non attribuire particolare importanza ai sondaggi. Da parte sua, in visita a Valence, Hollande e' tornato ad attaccare il presidente uscente e si e' mostrato anch'egli piuttosto distaccato rispetto ai sondaggi. ''Non lasciatevi impressionare dai soldi, dal corteo delle immagini, dal susseguirsi dei sondaggi: mi domando perche' uno dovrebbe essere piu' favorevole degli altri? Cio' che conta, per me, e' il voto dei francesi''.

Intanto, esulta Marine la Le Pen, che sara' al primo turno del 22 aprile. Come tutti gli aspiranti alla presidenza, anche la Le Pen – che i sondaggi accreditano tra il 16% e il 18% – aveva infatti l'obbligo di raccogliere 500 ''patrocini'', le firme cioe' di 500 sindaci di tutta la Francia. Fino allo scorso fine settimana gliene mancavano ancora quindici. La scadenza era fissata a venerdi' prossimo, 16 marzo, ma per lei oggi e' fatta. ''La mia presenza alle elezioni e' il risultato di una lunga battaglia. Milioni di cittadini possono ricominciare a sperare'', ha detto la leader del Fronte Nazionale oggi a Lille. Intanto, non si placano le critiche, in Francia e all'estero, contro la proposta di Sarkozy su Schengen. "Ritirarci nei gusci nazionali è la strada sbagliata", ha detto il ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle, in risposta alla richiesta di Sarkozy di rinegoziare le norme Ue sulla libera circolazione, pronunciata domenica scorsa proprio al meeting di Villepinte. "Rafforzare le frontiere interne non renderà l'Europa più sicura, ma piuttosto rafforzare le frontiere esterne", ha aggiunto il capo della diplomazia di Berlino. Mentre dall'altra parte dell'Atlantico, il 'Wall Street Journal', ribattezza Sarkozy, ''Nicolas Le Pen'', in riferimento alla sua politica ''cinica'' e dalle venature ''xenofobe''.

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