Francia, per Charles Pasqua il rinvio a giudizio di Chirac è “un regolamento di conti”

Charles Pasqua

Il rinvio a giudizio dell’ex-presidente francese Jacques Chirac «sembra un regolamento di conti». Ne è convinto il suo ex-ministro degli Interni Charles Pasqua, in un’intervista al Journal du Dimanche (Jdd). «Sembra un regolamento di conti, sappiamo tutti che Bertrand Delanoe (l’attuale sindaco socialista di Parigi) aveva fatto ricorso… i francesi troveranno tutto ciò incomprensibile», ha scandito l’attuale senatore dell’Ump, il partito di destra al potere in Francia.

Pasqua, che nei giorni scorsi è stato condannato a tre anni di carcere in un’altra vicenda, lo scandalo dell’Angolagate, ha anche detto che in Francia, «sia a destra che a sinistra, tutti erano coinvolti in impieghi fittizi», il principale capo d’accusa che pende su Chirac. «Dovremmo considerarli come parte del passato», ha tagliato corto Pasqua, che oggi ha 82 anni. E ancora: «Questo sistema giudiziario che giudica 15 anni dopo lo svolgimento dei fatti mi sciocca». Per lui, tutta la vicenda, «non solo è triste ma é anche un po’ indegna».

Pasqua, che nei giorni scorsi si è difeso nella vicenda dell’Angolagate dicendo che anche Chirac sapeva della vendita di armi all’Angola, ha comunque tenuto a rivolgere, «al di la delle circostanze», la sua «stima e amicizia» all’ex-presidente. Un uomo «eccezionale, molto coraggioso e combattivo», ha concluso il senatore.

Pasqua prese le distanze da Chirac per sostenere Eduard Balladur nella campagna presidenziale del 1995.

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