Pesidenziali Francia: rimonta Sarkozy, -2 da Hollande

PARIGI, 8 GEN – Mancano poco piu' di tre mesi alle presidenziali francesi e Nicolas Sarkozy, il presidente con il vento contrario da oltre un anno, e' in netta rimonta. Ancora prima di dichiarare la sua discesa in campo contro il socialista Francois Hollande, il presidente ha ridotto ad appena due punti il distacco che era arrivato a toccare i 10.

Con il fiato ormai sul collo dopo aver trionfato alle primarie del suo partito il 16 ottobre, Hollande da' l'impressione di aver sbagliato questo inizio di partita: prima lasciandosi invischiare in una polemica sul futuro dell'energia nucleare del Paese con gli alleati ecologisti, poi con qualche caduta di tono come l'aver trattato Sarkozy da ''mascalzone'' in una cena con fedelissimi, ma alla presenza di qualche giornalista. Sarkozy, invece, non scendera' in campo prima della fine di febbraio, ma intanto lo scarto si e' ridotto al minimo nel primo turno, mentre nel ballottaggio sarebbe ancora Hollande a spuntarla nettamente. Secondo un sondaggio Ifop pubblicato oggi, al primo turno Sarkozy ottiene il 26% (+2 rispetto a dicembre) contro il 28% di Hollande (+0,5%). Al secondo turno, 46% per Sarkozy, 54% per Hollande, qui il socialista e' nettamente in testa, ma perde due punti netti a vantaggio dell'avversario rispetto a dicembre.

Sembrano fuori causa gli altri contendenti, da Marine Le Pen (Fronte nazionale, estrema destra), al 19%, a Francois Bayrou (centrista), 12%.

La campagna elettorale non e' ancora cominciata eppure in Francia i politici non risparmiano i colpi bassi. Ieri Le Monde ha definito questa campagna ''violenta e vuota'', senza veri progetti. Quando Hollande, una settimana fa, ci ha provato – inviando una lettera ai socialisti, pubblicata su Liberation – e' stato un mezzo fallimento: priva di proposte concrete, e' stata ridicolizzata dal sito avversario dei giovani dell'UMP, che hanno anche scippato lo slogan socialista (''il cambiamento e' adesso'') assicurandosene l'esclusiva su Internet. A parte Marine Le Pen e la sua crociata contro la mondializzazione, molti sono stati finora i veleni e poca la sostanza. La maggioranza vive in prima linea la crisi economica, Sarkozy sa che non e' il momento delle promesse, arma principale di ogni candidato che si rispetti, e al momento tenta il tutto per tutto per arrivare al 22 aprile, data del primo turno, senza perdere per strada una delle tre A del rating francese. Hollande, partito ad ottobre con il propellente della vittoria alle primarie e 10 punti di distacco sul presidente uscente, ha rallentato, moltiplicando passi falsi e finendo per andare a tentoni. Adesso, il suo vantaggio si e' ridotto al minimo storico.

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