Francia. Sarkozy rimonta ma è accusato di togliere voti a estrema destra

PARIGI, FRANCIA – A meno di 40 giorni dalle elezioni di aprile e maggio, il presidente Nicolas Sarkozy è entusiasta per la rimonta nei sondaggi. Per lunghe settimane, i principali istituti demoscopici lo hanno dato per spacciato ma ora il presidente uscente della Francia sembra recuperare terreno sul principale sfidante, il socialista Francois Hollande.

In un nuovo sondaggio realizzato dall’istituto Csa per Bfmtv, 20 Minutes e Rmc, Sarkozy e Hollande risultano pari al 28%, nel primo turno del 22 aprile. Un altro sondaggio dell’Ifop vedeva in testa Sarkozy al primo turno. Mentre tutti gli altri studi danno Hollande per vincente sia al primo che al secondo scrutinio del 6 maggio.

Da qualche giorno, le cose sembrano comunque andare meglio per Sarkozy. Tanto che rivolgendosi ai suoi fedelissimi, il presidente candidato non ha trattenuto l’entusiasmo. ”Conosco una medicina molto efficace, non rimborsata dall’assistenza sociale, sono i sondaggi al rialzo”, ha esultato Sarkozy, parlando con alcuni esponenti della maggioranza, secondo quanto si legge sul quotidiano Le Parisien. ”Abbiamo messo il turbo, adesso accelereremo”, ha detto ancora Sarkozy, che in questa battaglia ama descriversi come un ”pugile”.

”Se restiamo uniti – ha aggiunto – scaleremo questa montagna. Siete la mia forza”. E ancora: ”No depressione, no esaltazione, siamo nella lotta. Vinceremo insieme o perderemo insieme”. Intanto, non mancano le critiche al presidente, che per recuperare terreno sembra sempre piu’ orientato a strappare voti all’estrema destra di Marine Le Pen. ”La campagna del presidente Sarkozy per la sua rielezione si fa leggermente disperata e piu’ che leggermente nauseabonda”, attacca il New York Times in un duro editoriale.

Il candidato della destra, prosegue il giornale, tenta di rimontare la china ”prendendosela con gli immigrati, le importazioni straniere e anche il regime alimentare dei musulmani francesi. Forse Sarkozy pensa che cedere alle esigenze del razzismo e della xenofobia sia della buona politica”. E anche in patria non mancano le accuse, a partire da quelle legate ai controversi rapporti tra il capo dello Stato e la comunita’ musulmana. Sarkozy si e’ recato alla grande moschea di Parigi per smorzare le polemiche sulla carne Halal. Una vera e propria operazione di riconquista. Il partito del presidente (Ump), ha anche messo a disposizione di numerosi componenti di associazioni musulmane alcune navette, per condurli gratuitamente al grande meeting elettorale che Sarkozy ha tenuto a Villepinte.

In un articolo intitolato ‘bus halal’, il settimanale satirico Le Canard Enchaine ha sostenuto che quei bus trasportavano in modo separato uomini e donne. Contattato da Le Monde.fr, Patrick Karam, responsabile per la diversita’ della campagna di Sarkozy, ha smentito. E anche Mohammed Henniche, segretario generale dell’Unione delle associazioni musulmane della Seine-Saint-Denis, nella banlieue difficile di Parigi, ha assicurato che ”non ci sono stati bus separati”. Un ”unico” pullman comprendeva solo donne perche’ era riservato a un centro di formazione femminile, aggiunge Henniche. Entrambi confermano pero’ l’esistenza di una campagna specifica dell’Ump per attrarre il voto dei musulmani.

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