Francia, Sarkozy tentato dalle nozze gay? Il governo smentisce

PARIGI, 13 GEN – Il matrimonio gay fa irruzione nella campagna per le prossime elezioni presidenziali francesi: secondo il quotidiano Liberation il presidente Nicolas Sarkozy sarebbe convinto ad inserire questo tema nel suo programma elettorale. Ma l'informazione e' stata subito smentita dal governo. E la componente cattolica dell'Ump, il partito di destra di Sarkozy, ha subito espresso la piu' netta opposizione. ''Nozze gay, Sarkozy e' tentato dal si''', scrive oggi in prima pagina il giornale della gauche. E ancora: ''La decisione e' presa''.

''Il presidente e' sempre stato molto aperto su questo tema'', ha assicurato, coperto dall'anonimato, un consigliere dell'Eliseo, per il quale la decisione si inserisce nella strategia di fare proposte forti in tema di diritti civili e liberta' pubbliche quando si e' in tempi di profonda crisi economica e sociale. L'informazione circolava da quando, qualche tempo fa, nella destra si era cominciato a parlare di una ''misura progressista'' nel programma elettorale. Sarebbe un modo per spiazzare la sinistra e per riprendere il cammino della ''rottura con il passato'', un tema caro a Sarkozy, specie in campagna elettorale. Per Liberation, il presidente ha ben valutato i vantaggi dell'operazione: una misura che la maggioranza dell'opinione pubblica e' pronta ad accettare, che non costa nulla alle finanze pubbliche e che figura anche nel programma dell'opposizione. Si tratterebbe di un 'patto d'unione civile' per le coppie omosessuali che garantisca l'uguaglianza dei diritti fiscali, di successione e patrimoniali senza necessariamente aprire al diritto di filiazione o all'adozione.

''Il presidente non ha assolutamente cambiato idea ed e' sfavorevole al matrimonio omosessuale'', ha tagliato corto la portavoce del governo francese, Valerie Pecresse. E ha aggiunto:''Nessuno puo' affermare di essere suo portavoce''. Intanto la componente cattolica nell'Ump, e' gia' in fermento: ''Se Sarkozy propone il matrimonio gay – ha tuonato la rappresentante piu' conservatrice, Christine Boutin – sara' un punto di non ritorno''. Non sono favorevole alle unioni omosessuali e nemmeno all'adozione e restero' ferma su questo punto perche' le conseguenze sarebbero eccessivamente gravi per l'equilibrio e la pace sociale di questo Paese''. Secondo il sindaco socialista di Parigi, Bertrand Delanoe, tra i primi a ufficializzare la propria omosessualita', se fosse vero, l'apertura di Sarkozy alle unioni gay sarebbe solo un colpo politico in vista delle elezioni.

Le nozze gay sono autorizzate in una decina di Paesi tra cui Olanda, Belgio, Spagna, Norvegia, Svezia, Portogallo, Islanda, Argentina, Canada, Sudafrica. Gli Stati Uniti e il Messico le permettono solo in certi Stati. Mentre altri Paesi come Danimarca, Francia, Germania, Finalandia, Nuova Zelanda, Regno Unito, Svizzera e Irlanda, hanno adottato una legislazione sulle unioni civili con diritti piu' o meno estesi agli omosessuali.

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