Francia, Valerie Hollande: una giornalista premiere dame

Pubblicato il 6 Maggio 2012 - 20:17 OLTRE 6 MESI FA

PARIGI – Riservata, non ama la notorieta', la cosa più' importante per lei e' la sua indipendenza: la giornalista di Paris-Match e Direct 8, Valerie Trierweiler, 47 anni, due divorzi alle spalle, e' la nuova premiere dame di Francia.

Ha una relazione con il neo presidente Francois Hollande dal 2005. A quell'epoca erano entrambi impegnati: lui convivente dell'ex candidata socialista alle presidenziali del 2007, Segolene Royal, con la quale ha avuto quattro figli; lei sposata con Denis Trierweiler, segretario di redazione a Paris-Match e germanista, con il quale ha avuto tre figli. La relazione ''illegittima'' venne ufficializzata solo due anni fa.

Per ora non pensano al matrimonio – ''non ci si sposa per convenzione'', hanno tagliato corto – e non amano esibire la loro vita privata. Sono la prima coppia non sposata all'Eliseo.

Nata a Angers, in una famiglia modesta, quinta di sei figli, Valerie Massonneau ha cercato di conciliare famiglia, carriera e politica. Ha accompagnato Hollande durante tutta la campagna, senza essere invadente, come ''una spettatrice impegnata'' o ''un'accompagnatrice'' ritenendosi più utile come ''casalinga che come consulente politica''.

Per lei Hollade e' ''un eccellente stratega''. Sempre in prima fila ai comizi, dando consigli e pubblicando post su twitter ma anche in modo affettuoso, ''pensando alle caramelle al miele per la gola o ad aggiustare la cravatta o il soprabito'' del suo uomo. Ha anche lasciato, lo scorso ottobre, la conduzione di una trasmissione politica perche' diventava ''difficile'' nella sua posizione essere imparziale.

Fare la premiere dame e' per lei ''un ruolo da attore non protagonista'' e cercherà' di farlo ''al meglio''. Ma ha anche ''bisogno di lavorare'' per la sua indipendenza finanziaria e per mantenere i suoi figli di 14, 17 e 19 anni: ''Non sta ne' a Francois, ne' allo Stato farsene carico''. Non vuole rinunciare alla sua liberta' e trova ''ingiusto'' che si chieda a una donna di rinunciare alla carriera per il marito: ''Ciascuno deve fare le proprie scelte – ha detto -. Io saro' giornalista fino alla morte''.