Gb, Cameron difende i bambini: stretta sulle pubblicità volgari

ROMA, 4 GIU – Niente più pubblicità ‘provocanti’ per gli abiti dei bambini e dei ragazzini, basta cartelloni pubblicitari con riferimenti più o meno ‘sessuali’ vicino a scuole e asili, riviste per adulti spostate negli scaffali più alti degli espositori e possibilmente in confezioni ‘blindate’. E, ancora, una stretta sugli spot e programmi tv prima delle 21:00.

Il primo ministro inglese David Cameron si prepara a lanciare una vera e propria battaglia di moralizzazione a difesa dei bambini. E con lo slogan ‘lasciate che i bambini siano bambini’ si accinge a presentare un piano – anticipato dal Guardian e preannunciato per dopodomani – per mettere al riparo i più piccoli da stereotipi e messaggi non adatti a loro. Compresi gli spot televisivi – con l’obbligo di non trasmettere programmi con immagini violente o sessuali prima delle 21:00 – e una stretta sulla navigazione in Internet.

Il pacchetto di proposte prevede – secondo l’anticipazione del quotidiano britannico – il varo di un nuovo ‘codice’ che dal divieto di fare pubblicità ad abiti per bambini con riferimenti o messaggi provocanti, passa per il divieto di cartelloni pubblicitari con questi messaggi ‘non adatti’ vicino a scuole, asili, parchi giochi e, più in generale, in tutti i luoghi frequentati dai piccoli. E mentre pensa anche a creare un sito che agisca da ‘interfaccia’ tra i genitori e tutte le autorità di regolamentazione, la strategia di Downing Street punta il dito anche su immagini tv, video musicali e spettacoli cinematografici: stop prima delle 21:00 a immagini violente o sessuali su tv, film e video con indicate le fasce di età adeguate alla visione.

Tra le misure non poteva mancare internet, con meccanismi più semplici per i genitori nel blocco di materiale con limiti di età. Ma anche l’idea di ‘rinchiudere’ dentro copertine marroni scuro le riviste per adulti, che in ogni caso andranno piazzate negli scaffali di giornalai e librerie, ad altezze fuori portata dei bambini. Il pacchetto di misure nasce – ricorda il Guardian – dall’esigenza di un maggior impegno a tutela dei bambini su pubblicità, spot e Internet che spesso hanno creato angoscia ai genitori per il loro impatto, volontario o involontario, sull’infanzia.

Gestione cookie