Gb, Carlo erede al trono? “E’ strampalato, meglio William”. Parola di uno storico

Pubblicato il 18 Dicembre 2010 - 15:09 OLTRE 6 MESI FA

Il principe Carlo e ma moglie Camilla

Sir Max Hugh Macdonald Hastings, 65 anni, è un noto giornalista, storico e scrittore britannico le cui convinzioni politiche oscillano notevolmente.

Dopo aver ripetutamente votato per i laburisti, l’ultima volta è andato con i conservatori. Ma su una cosa non cambierà idea: è fermamente convinto che il principe Charles, 62 anni, figlio ed erede della regina Elisabetta, non è adatto a salire al trono e che in aggiunta sarebbe un pericolo per la monarchia britannica.

Chi dovrebbe occupare il trono, secondo Hastings, è William, il ventottenne figlio di Filippo e della scomparsa principessa Diana, che in aprile sposerà la commoner Kate Middleton, anch’essa ventottenne.

In un lungo articolo sul Daily Mail Hastings se la prende con Charles per svariate ragioni, non ultima quella che gli sembra un pò fuori di testa, con idee e convinzioni che gli appaiono perlomeno singolari, se non peggio.

Il giornalista cita sondaggi di opinione secondo cui la maggioranza dei sudditi britannici si preoccupa della successione – Elisabetta ha 84 anni – e quando pensa al prossimo sovrano non vorrebbe Carlo ma William, che diventerebbe re scavalcando il padre, il principe di Galles. Il problema è che questi non intende affatto farsi da parte, e i suoi emissari ribadiscono che quando la regina morirà a diventare re sarà lui, senza se e senza ma.

Carlo e la moglie Camilla hanno suscitato la solidarietà dell’opinione pubblica quando la settimana scorsa mentre si trovavano in macchina sono stati violentemente aggrediti a Londra da una dimostrazione di studenti. Ma, scrive Hastings, ”Molta gente è allarmata dalla prospettiva dell’ascesa al trono di quello che definisce ”un eccentrico assertivo”.

E aggiunge: ”Ho ascoltato uno degli uomini più intelligenti in Gran Bretagna, rettore di college a Oxford e Cambridge, affermare tranquillamente: ”La migliore speranza per la monarchia è che il principe Carlo muoia prima della regina”.

Hastings spiega le brutali parole dell’accademico, che dice: ”Passiamo la vita ad istruire una nuova generazione per farle capire che un comportamento razionale richiede che si raggiungano conclusioni e si prendano decisioni esaminando le prove a disposizione”. Invece, prosegue riferendosi a Carlo, ”abbiamo un erede al trono che scrive un libro in cui sostiene che dovremmo rifiutare la scienza e l’evidenza dei fatti  per seguire invece i nostri istinti. Una tesi allarmante”.

Altra cosa che disturba Hastings è che Carlo ha oltraggiato la professione medica costringendo il trascorso governo a destinare fondi del servizio sanitario nazionale per finanziare la sua mania riguardo alla medicina osteopatica, che gli esperti considerano una ciarlataneria senza alcuna base scientifica.

Ora, scrive Hastings, si potrebbe dire che va bene avere un erede al trono interessato appassionatamente al benessere del pianeta e che si adopera affinchè ciò avvenga. Ma, si chiede, ”Che succede se le sue prescrizioni sono sbagliate”?

Il tono messianico di Carlo preoccupa non poco i detrattori. Nel suo libro il principe non rifiuta tutta la scienza come spazzatura, ma inveisce contro ”la forza inesorabile dell’industrializzazione” e alcune delle sue frasi hanno lasciato più che perplessi i critici, come quando si paragona ai martiri cristiani. E poi: ”E’ probabilmente inevitabile che chi sfida le tradizioni e il pensiero convenzionale”, dice, ”venga accusato di ingenuità”.

Hastings concede che Carlo non è cattivo, ma afferma che è certamente pericoloso per la monarchia se dovesse salire al trono, ed è preoccupato che la sua smania di diventare re deriva dal fatto che una volta tale usi la sua posizione per promuovere le sue tesi strampalate.

Una persona che lo conosce bene dice: ”Speravo che Camilla gli desse una calmata. Ma ormai è troppo tardi. E’ come un bambino viziato con idee fuori dal senso comune”.