Gran Bretagna. Intesa Cameron-Clegg, è il giorno decisivo: “Bozza di accordo pronta”

David Cameron

Tories e Lib-dem hanno raggiunto “una bozza d’accordo”. Secondo Sky nel giorno cruciale per dare un colpo decisivo in avanti a questo matrimonio di gioverno, le due squadre britanniche sono ritornate negli uffici del Cabinet Office, nel cuore di Londra, per concludere.

Il leader dei lib-dem, Nick Clegg si è dato tempo fino a oggi, lunedì 10 maggio, per trovare l’intesa con i Conservatori di David Cameron. A frenare gli entusiasmi però è intervenuto il parlamentare liberaldemocratico Simon Hughes che ha detto che i tempi per l’intesa potrebbero essere più lunghi: “Entro la fine della settimana, non necessariamente entro oggi”.

Clegg, in mattinata ha chiesto ai britannici di “pazientare ancora un poco” mentre William Hague, ministro degli Esteri-ombra, si è detto fiducioso di poter “compiere passi avanti molto presto”. Intanto il partito lo ha messo in guardia: o legge elettorale o niente patto.

Cameron, stando alle condizioni dei lib- dem, dovrebbe rinunciare al diritto accordato a ogni primo ministro del Regno Unito di chiamare a sua piacere le elezioni e stabilire in anticipo la data delle nuove consultazioni. “Questo è il minimo su cui si possa fondare l’accordo”.

Tra le file Tory ci sono ancora molti scettici, ma si incontreranno alle 18.00 per decidere probabilmente i termini dell’accordo. A creare malumori tra gli ultraconservatori è un’unione considerata da qualcuno proprio contro natura.

“Cameron non si accorderà sulla riforma elettorale neppure se volesse, cambiare un sistema centenario richiede una decisione collegiale”, dice il parlamentare conservatore Malcom Rifkind. A rimarcare questa posizione anche Graham Brady, collega di partito: “Un’eventuale coalizione va discussa, tutti i membri devono potere esprimere i loro dubbi”.

In realtà i liberaldemocratici di Clegg potrebbero anche non stringere formalmente una alleanza con i Tory ma solo assicurare loro la fiducia per il passaggio delle misure straordinarie per il risanamento dei conti entro giugno e per il discorso della Regina il 25, secondo una formula che viene definita «confidence and supply», come chiede il leader libdem alla Camera dei Lords, Lady Williams.

David Laws, ministro-ombra all’Istruzione dei Lib-Dem e membro della squadra di negoziatori messa a punto dal leader Nick Clegg, ha detto che sono stati fatti “progressi” nei negoziati con i Conservatori ma ha anche rivelato che i deputati del partito hanno richiesto alcuni “chiarimenti” ai Tory su alcune questioni come i fondi all’istruzione, il sistema fiscale e la riforma della legge elettorale. Laws ha anche detto che la “priorità deve essere quella di formare un governo forte e stabile nell’interesse dell’intera nazione”.

Ma non solo solo i Tory a corteggiare il partito di Nick Clegg. Secondo la Bbc il ‘quartetto dei negoziatori’ liberaldemocratici – David Laws, Chris Huhne, Danny Alexander e Andrew Sturnell ha incontrati in segreto i laburisti Peter Mandelson, Ed Miliband, Ed Balls e Andrew Adonis nel fine settimana per discutere un possibile accordo con il partito di Gordon Brown.

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