Tony Blair “evasore”? Il mistero delle spese fantasma

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Tony Blair (Lapresse)

LONDRA – Tony Blair ed il mistero delle ‘spese fantasma’, otto milioni di sterline che alleggeriscono il conto fiscale della sua società. L’ex premier britannico e’ riuscito infatti a pagare soltanto 315.000 sterline di tasse lo scorso anno nonostante introiti per l’ammontare di 12 milioni di sterline. E’ quanto emerge dai conti presentati da una delle sue tante societa’, la Windrush Ventures Limited, che si occupa di ‘management services’, riportati oggi dal Sunday Telegraph.

Secondo i conti, accessibili soltanto ora in quanto prima Windrush veniva classificata come una piccola impresa, nel 2010 il fatturato era stato di circa 8 milioni di sterline e le tasse di 154.000. Nel 2011 invece, l’azienda ha fatturato introiti per oltre 12 milioni e spese amministrative di 10,9 milioni lasciandola con un profitto di poco più di un milione sul quale l’ex leader laburista ha pagato la rata del 28%, ovvero 315.000 sterline.

Il mistero resta su che cosa siano le spese da capogiro per 10,9 milioni. Nel 2011 Blair ha impiegato uno staff di 26 persone che ha pagato un totale di 2,285 milioni si sterline, una media di 88.000 sterline ad impiegato. Windrush paga inoltre 550.000 sterline l’anno per l’affitto dei suoi uffici a Grosvenor Square, a due passi dall’ambasciata americana a Londra. Altre 300.000 sterline sono state spese per la gestione e gli arredi dell’ufficio.

Tolte queste spese, mancano ancora all’appello 8 milioni di sterline, che nei conti finiscono alla voce di ‘spese amministrative’ anche se non e’ chiaro in cosa esse consistano. Un commercialista della City, che ha preferito restare anonimo, ha dichiarato al domenicale: ”E’ molto difficile sapere in cosa consistano questi costi amministrativi. E’ una cifra molto alta per un’impresa come questa. Sono sicuro che sia legale ma e’ certamente sorprendente”. Richard Murphy, un altro commercialista che ha studiato i conti di Windrush ha detto: ”C’e’ un buco di circa otto milioni che non sappiamo dove siano finiti. Non c’e’ spiegazione per quei soldi”.

I conti della Windrush hanno riportato l’attenzione sulla ‘macchina da soldi’ che Blair e’ diventato dopo aver lasciato la poltrona di primo ministro. Attraverso la sua società Tony Blair Associates, l’ex premier offre consulenze ad un’ampia gamma di clienti (tra cui il governo del Kuwait e quello del Kazakistan, la banca d’investimento JP Morgan e la societa’ assicurativa internazionale Zurich International) oltre a ricevere centinaia di migliaia di sterline come conferenziere.

Blair in passato era gia’ stato criticato per aver usato a proprio vantaggio i contatti fattisi durante il suo periodo a Downing Street e la sua abilita’ nel nascondere i suoi introiti, in maniera del tutto legale, attraverso una fitta rete di societa’ era gia’ balzata agli onori della cronaca.

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