Gb, elezioni: dai Tory tagli per 12 miliardi, 40mila posti di lavoro a rischio

Con l’economia sempre più al centro della campagna elettorale in Gran Bretagna, i Conservatori hanno finalmente specificato nel dettaglio il previsto maxi-taglio di 12 miliardi di sterline alla spesa pubblica in un anno, una mannaia che secondo economisti citati dal Financial Times potrebbe significare la perdita di 40mila posti di lavoro nel settore pubblico.

Parlando al quotidiano economico Sir Peter Gershon, consigliere economico del leader David Cameron, ha detto che i risparmi potrebbero avvenire tagliando costi per le tecnologie informatiche nonché i costi della gestione degli uffici, e rinegoziando contratti esterni e assunzioni. Commentando la previsione del giornale sui 40mila posti in meno entro un anno, David Cameron ha negato che ci sia questo rischio, affermando che il blocco delle assunzioni e del turnover, non i licenziamenti, verranno usati per risparmiare. «Si può fare, non è una grossa sfida far risparmiare al governo una sterline ogni 100 che spende», ha dichiarato.

Il premier Gordon Brown e il partito laburista hanno subito definito “fantasie” i piani dei Tory, affermando che si tratta “di calcoli che hanno fatto sul retro di una busta da lettere”, che avranno però efftti disastrosi sull’occupazione. «È ormai innegabile, da quel che ha detto Cameron, e lui non ha potuto negarlo – ha attaccato il cancelliere dello Scacchiere Alistair Darling – che ci saranno pesanti tagli nel settore pubblico, e ci saranno migliaia di posti di lavoro persi, non solo nel settore pubblico, ma anche nel privato, laddove questo dipende dai contratti con la pubblica amministrazione».

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