Germania: la CDU di Angela Merkel è in crisi e perde i pezzi. Roland Koch si dimette

Pubblicato il 23 Giugno 2010 - 23:14| Aggiornato il 24 Giugno 2010 OLTRE 6 MESI FA

In Germania la coalizione di governo vive momenti difficili. I compromessi su cui l’FDP e la CDU avevano costruito il loro programma politico comune si sono rivelati più fragili del previsto. La crisi mondiale e le risoluzioni dei paesi industrializzati hanno imposto alla cancelliera Angela Merkel una politica economica e sociale che ha lasciato più di qualcuno scontento. A peggiorare le cose è arrivata poi la sconfitta elettorale in Nord Reno – Vestfalia. Il risultato ha determinato la fine della supremazia del governo nel Senato federale.

In questa complicata situazione, il governo non ha mantenuto la coesione. Nelle ultime settimane quasi ogni giorno, questo o quell’altro personaggio di primo piano della coalizione hanno espresso i loro dubbi e riserve sull’azione del governo. Un coro di stecche che va avanti ormai da mesi. Soprattutto all’interno dell’FDP si sono levate le voci più critiche, sia contro la Merkel, sia contro il proprio leader, Guido Westerwelle, attualmente con un tasso di popolarità tra i più bassi in Germania. Il partito liberale vive la situazione più difficile perché si era imposto nell’agenda tedesca come colui che avrebbe tagliato le tasse. Oggi, la politica economica tedesca può al massimo promettere di non alzare quelle dirette e di alzare solo moderatamente quelle indirette. La CSU infine, potente partito locale bavarese, non ha dal canto suo contribuito all’armonia interna, non nascondendo in diverse occasioni la sua disapprovazione per la manovra in corso.

Da poco si è consumato un ultimo strappo, questa volta tutto interno alla CDU. Una delle figure centrali e più controverse del partito ha rassegnato le dimissioni. Dopo aver governato l’Assia – land in cui ha sede Francoforte – per 11 anni ed essere stato vicesegretario dei Cristiano Democratici, Roland Koch, 52 anni lascerà il suo incarico il 31 agosto. Le sue motivazioni sono state chiare. Ha detto che se ne va perché «ne aveva abbastanza», aggiungendo: Lla politica è una parte affascinante della mia vita ma non è la mia vita». Koch non ha specificato i suoi progetti futuri.

La cancelliera Merkel ha ricevuto la notizia delle dimissioni durante una visita ufficiale di quattro giorni in Arabia Saudita, Qatar, Bahrain e Emirati Arabi. Ha commentato di rimpiangere la decisione di Koch ed ha aggiunto che è sempre stato un buon consigliere. Oltre ad essere cancelliere tedesco, la Merkel è anche leader della CDU, un posto che Koch ha sempre desiderato per sé. Considerato intelligente ed opportunistico, il primo ministro dell’Assia ha spesso adoperato un linguaggio anti-stranieri per vincere le elezioni. Era una delle colonne portanti della ala tradizionalista del partito, sul supporto della quale la Merkel poteva contare. «I conservatori del partito hanno perso un rappresentante molto preparato» – ha detto Horst Seehofer, premier bavarese. Entrambi i leader avevano unito le loro forze nelle scorse settimane per opporsi al piano del governo di aumentare gli aiuti economici per gli studenti.

I commentatori dicono che Koch esce dalla scena politica semplicemente perché la sua carriera è giunta al termine. Considerato per anni, come il rivale di Angela Merkel, Koch è da tempo considerato come una figura troppo controversa all’interno del partito. E’ stato coinvolto, inoltre, nello scandalo dei finanziamenti illegali ai partiti che segnò la caduta di Helmut Kohl.