Germania, quaterna vincente: 21-4-15-130. Italia task-force numero mille

ROMA – Germania, quaterna vincente sulla ruota che fare. Qui, ora, subito e dove e come farlo.

21 il numero delle ore di discussione dibattito dentro il governo tedesco e tra il governo e le altre istituzioni. 21 ore per decidere. 21 ore per scegliere come e dove spendere i soldi del Recovery tedesco. Meno dell’equivalente in ore di un giorno di dibattito, confronto, trattativa. Da noi in 21 ore si fabbricano 210 retroscena giornalistici, 2.100 dichiarazioni alle Agenzie di stampa, 21 scenari diversi di allocazione delle risorse. E si annunciano, sempre in 21 ore di lavoro del sistema Italia, una decina di task force a livello centrale (quelle regionali e comunali non hanno possibile conteggio).

4 il numero che corrisponde alla percentuale di Pil mobilitata e impegnata nel Recovery tedesco ultima e celere tranche. Tradotto e parametrato su Pil italiano, poco meno di 80 miliardi di euro. Hanno deciso e scelto e trattato sul che fare e come farlo di 80 miliardi in 21 ore complessive di governo.

15 è il numero delle pagine che comunicano, illustrano e spiegano i provvedimenti di spesa e impegno delle risorse. Quindici pagine (a fronte della migliaia e migliaia italiane) per dire con chiarezza dove e come vanno i soldi mobilitati e impegnati.

130 è il numero dei miliardi che la Germania, il governo tedesco e il sistema Germania muovono in 21 ore e spiegano in 15 pagine. Ed è solo l’ultimo capitolo in ordine di tempo dell’azione di governo tedesco.

Germania, quaterna vincente. Non solo per il numero 130 dei miliardi (hanno più soldi pubblici dell’Italia e meno debito pubblico). Vincente per il numero 21 delle ore complessive di analisi, discussione, dibattito e trattativa che ne fa un sistema democratico ed efficiente (l’una cosa non è la peste dell’altra come sembra da noi).

Solo 21 ore perché decidere e scegliere è democrazia, purtroppo da noi per democrazia si intende soprattutto se non esclusivamente il potere di blocco che ciascuno deve avere il ferreo e garantito diritto di esercitare nei confronti dell’altro (a meno che non venga riscosso pedaggio per la propria parte).

Vincente per il numero 15 delle pagine nelle quale un operatore economico, un cittadino, un professionista, un negoziante può leggere, capire, utilizzare. Quindici pagine in cui è felicemente compressa tutta la burocrazia, e son tedeschi, mica brasiliani…

Italia, giunge addobbata con ori e alamari e squilli di tromba e rullo di tamburo e accompagnata anche da sospetti e invidie e retroscena e indiscrezioni la notizia-annuncio della prossima convocazione costituzione degli Stati generali dell’economia e società che vaglieranno, valuteranno, ascolteranno, ponzeranno…Con tutti presenti, per carità.

Ministri, Regioni, Comuni, sindacati, associazioni di categoria, associazioni di datori di lavoro, associazioni di utenti e consumatori e grande intento sia rispettata parità di genere non sia mai e psicologi e sociologi e anche un po’ chiunque abbia un bel po’ di popolarità.

Stati Generali, cioè tutti per parlare tutti. Rappresentanza piena del paese tutto, non sia mai. Cioè la Task-Force numero mille, la più grande e grossa mai vista finora. Che non punterà su quaterne di rapidità ed efficienza e scelta. Roba da tedeschi. Punterà su un ambo: il numero dei miliardi che Ue destinerà ad Italia se guardare troppo sul serio ai piani italiani per impiegarli e il numero delle spartizioni possibili di quei miliardi tra “territori e realtà sociali”. Cioè il numero di cloro che potranno chiedere “per me che c’è?”. E avere risposta. 

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