Aiuti, poteri a Bruxelles, concessioni… Germania pensa a un referendum sull’Ue

Pubblicato il 12 Agosto 2012 - 14:00 OLTRE 6 MESI FA

BERLINO – I tedeschi vogliono fare un referendum sulle politiche europee. L’ipotesi che si arrivi a un voto popolare su eurobond e salva Stati è sempre più probabilistica. Al coro dei sostenitori del coinvolgimento popolare si è unito il capogruppo in parlamento del partito liberale Fdp, Rainer Bruederle, secondo cui ”potremmo arrivare a un punto in cui sia necessario un referendum sull’Europa”, ha considerato dalle pagine dell’Hamburger Abendblatt.

Sullo stesso fronte anche il presidente del partito cristianosociale Csu e governatore della Baviera, Horst Seehofer, per cui ci sarebbero tre questioni da sottoporre al giudizio popolare, ha spiegato in un’intervista a Die Welt: la cessione di competenze a Bruxelles, l’ingresso di altri Stati nell’Ue e la decisione su ulteriori aiuti dalla Germania per altri Stati dell’eurozona. Compresi eurobond ed eventuali fondi di riscatto.

Sul fronte opposto, dall’opposizione, all’inizio della settimana il presidente della socialdemocratica Spd, Sigmar Gabriel, aveva proposto un profondo processo di riforma costituzionale per avvicinare Berlino a Bruxelles, al termine del quale si sarebbe dovuto organizzare un referendum. Ipotesi che aveva trovato il sostegno dei Verdi, compagni d’opposizione. Prima della pausa estiva della politica tedesca, infine, anche il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble, in un’intervista, aveva ventilato la possibilita’ che si tenesse un referendum sulla nuova Europa e sulla nuova ripartizione di competenze con gli Stati nazionali, ”prima di quanto mi potessi figurare solo alcuni mesi fa”, aveva ammesso.

Allora la cancelliera aveva lasciato cadere la questione, sottolineando come i limiti indicati dalla corte costituzionale di Karlsruhe per l’azione del governo tedesco in Europa non fossero ancora stati raggiunti. Referendum? Un’ipotesi di dopodomani, piu’ che di domani..