Germania: “Sei straniero? Per entrare serve il test d’intelligenza”, ma Berlino boccia la proposta della Cdu

Lo straniero può entrare, ma se supera il test di intelligenza: questa è in breve la proposta di alcuni politici di Cdu e Csu in Germania.  «I motivi umanitari non debbono più essere l’unico criterio per l’immigrazione», dicono i promotori dell’iniziativa. Dal governo però  l’iniziativa è stata liquidata con un commento del portavoce Christoph Steegmans: «È segno di poca intelligenza».

In materia di immigrazione nel parlamento tedesco si cercano nuove regole, anche se i numeri dicono che gli stranieri in ingresso sono in costante calo, mentre aumentano le persone che lasciano il Paese. Nel 2009, infatti, sono stati 734.000 quelli andati via dalla Germania, 721.000 quelli entrati nel Paese.

Peter Trapp, portavoce Cdu favorevole al test spiega alla Bild: «Abbiamo bisogno di stabilire criteri di immigrazione che siano davvero utili al nostro Stato. E l’intelligenza è altrettanto importante quanto l’istruzione e un’adeguata qualifica professionale. Per questo sono favorevole a un test di intelligenza per gli immigrati».

Il capogruppo al Parlamento europeo della bavarese Csu, Markus Ferber, prende come esempio il Canada: «È molto più avanti e pretende dai figli degli immigrati un quoziente intellettuale più elevato che per i figli dei propri cittadini. Criteri umanitari per il ricongiungimento delle famiglie non possono rimanere l’unico motivo valido per l’immigrazione».

Gestione cookie