BERLINO – Diventa sempre più scivoloso il terreno per la maggioranza della cancelliera tedesca Angela Merkel (Cdu) dopo le sconfitte elettorali del mese scorso: l’onda lunga delle debacle nel Baden-Wuerttemberg (Sud) e nella Renania-Palatinato (sudovest), rischia di spazzare via definitivamente il suo alleato liberaldemocratico, Guido Westerwelle (Fdp), costringendo la leader conservatrice a un imbarazzante rimpasto di governo.
Sommerso dalle critiche seguite alle elezioni del 27 marzo e accusato di essere il principale responsabile della progressiva disintegrazione del partito, Westerwelle è stato costretto a lasciare la guida della Fdp domenica e oggi ha deciso di abbandonare anche la carica di vicecancelliere. Con una Fdp nel caos, quindi, diventa sempre più difficile per la Merkel risalire la china dopo la perdita del Baden-Wuerttemberg, che il 20 febbraio era stata preceduta da una pesante sconfitta nella citta’-Land di Amburgo e nel maggio 2010 dalla perdita del Nord Reno-Westfalia (Ovest).
Grazie all’ascesa dei Verdi, trainata soprattutto dalla protesta contro il nucleare, se si votasse per le politiche, il partito guidato da Claudia Roth e Cem Oezdemir riuscirebbe a ottenere la maggioranza con il 49% dei voti, contro il 38% di Unione (Cdu-Csu)-Fdp. E per i conservatori la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente.
La Merkel, attraverso il suo portavoce, ha escluso un rimpasto, ma domani la Fdp annuncerà il suo nuovo leader e se Westerwelle decidesse di rinunciare anche alla poltrona di ministro degli Esteri – come chiedono i Verdi – la cancelliera sarebbe costretta a cambiare di nuovo il profilo dell’esecutivo dopo le recenti dimissioni di Karl-Theodor zu Guttenberg (Csu) – accusato di plagio – da ministro della Difesa. Per il momento, Westerwelle lascia la guida della Fdp dopo 10 anni.
Paradossalmente, era stato lui a portare il partito al record del 14,6% alle politiche del settembre 2009 e al governo insieme all’Unione, ma adesso – secondo molti osservatori – rischiava di portarlo all’estinzione. Sempre secondo i sondaggi, infatti, i liberaldemocratici sono al 5% a livello federale, un risultato che gli consentirebbe appena di entrare al Bundestag. Il favorito alla guida della Fdp è il ministro della Sanità, Philip Roesler, ma alcuni commentatori pensano che sia già troppo tardi per una vera rimonta del partito.