Gran Bretagna, Brown: “Clegg vuole negoziare con i laburisti. Entro l’autunno lascio”

Gordon Brown

I Labour sono riusciti nel loro corteggiamento dei Lib-dem:  “Nick Clegg mi ha informato di avere intenzione di dare ufficialmente il via a negoziati con il partito laburista mentre continuano le discussioni con i Conservatori”, ha detto Gordon Brown che poi ha annunciato di voler lasciare entro l’autunno il suo posto se l’alleanza si farà.

Una possibilità che il capo dei liberaldemocratici britannici, Nick Clegg, saluta come un “elemento importante” nei negoziati in vista di un eventuale accordo di governo Lib-Dem-laburisti.

“Non ho alcun desiderio di restare al mio posto per più tempo di quanto sarà necessario – ha detto Brown – per supervisionare la ripresa economica e la riforma elettorale”. Brown ha aggiunto di volere che il partito laburista nomini il suo prossimo leader entro il congresso del partito, in programma per settembre, e di non avere intenzione di ricandidarsi.

Il colpo di scena arriva proprio mentre il conservatore David Cameron è vicino a un’intesa al governo con il terzo partito britannico.

“C’è una maggioranza progressista in Gran Bretagna e credo che sarebbe nell’interesse del Paese intero formare un governo di coalizione progressista”. E ha aggiunto: “Solo un governo progressista può rispondere alle richieste di cambiamento, politico e del sistema elettorale, che i britannici hanno fatto con il loro voto giovedì scorso”.

Chi la spunterà nella partita tra Labour e Tory? Chi riuscirà a conquistare l’outsider Clegg? In un lunedì in cui sembrava ormai in dirittura d’arrivo l’accordo tra Cameron e i lib-dem, l’uscita di Brown ha di nuovo smosso le acque, anche se già dai fedelissimi di Clegg era arrivata la frenata pomeridiana a raffreddare gli animi convinti di un patto ormai sicuro.

Secondo la Bbc il ‘quartetto dei negoziatori’ liberaldemocratici – David Laws, Chris Huhne, Danny Alexander e Andrew Sturnell ha incontrati in segreto i laburisti Peter Mandelson, Ed Miliband, Ed Balls e Andrew Adonis nel fine settimana per discutere un possibile accordo con il partito di Gordon Brown.

Nick Robinson, analista politico dell’emittente alla news britannica, sostiene che mentre la riforma del sistema elettorale è l’ostacolo maggiore per un’intesa tra lib-dem e conservatori, a complicare un accordo tra Nick Clegg e i laburisti sarebbero i tempi e i modi dell’uscita di scena di Brown. Una coalizione con i laburisti farebbe guadagnare ai lib-dem seggi in Gabinetto, un impegno a cambiare il sistema elettorale e la promessa che Brown, nel prossimo futuro, si dimetterà.

Nonostante ciò  i lib-dem potrebbero essere accusati di aver formato una “coalizione dei perdenti” in un governo destinato a cadere prima ancora che la riforma elettorale venga introdotta. In un’alleanza con i conservatori i lib-dem dovranno con molta probabilità rinunciare alla riforma della legge elettorale, ma entreranno a far parte di un governo più forte che potrà realizzare alcuni dei punti del loro programma. L’immagine dei lib-dem potrebbe però risultare ‘macchiata’ dalla loro alleanza con i Tory, i quali potrebbero comunque decidere di indurre nuove elezioni in qualsiasi momento.

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