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Gran Bretagna, il Times contro Blair: pressioni su Gheddafi per conto di Shell

di admin |27 Aprile 2010 21:29

Tony Blair e Muammar Gheddafi

L’ex premier britannico Tony Blair fece pressioni nel 2005 sul colonnello Muammar Gheddafi sostenendo gli interessi della compagnia petrolifera anglo-olandese Shell attraverso una lettera scritta, di fatto, dalla stessa azienda. A sostenerlo è il Times di Londra che, dopo numerose richieste avanzate al ministero per le Attività Produttive attraverso il Freedom of Information Act (la legge che consente l’accesso ai file della pubblica amministrazione), è riuscito a entrare in possesso dei documenti rilevanti.

A essere finite sotto le lenti del microscopio del quotidiano britannico sono una lettera scritta da Blair a Gheddafi nel maggio del 2005 – dove, tra le altre cose, l’allora primo ministro chiedeva l’approvazione di un contratto da 500 milioni di dollari per la Shell – e quella a lui precedentemente indirizzata dalla compagnia petrolifera. In particolare, la parte in cui Blair scrive «mi par di capire che tutti i passaggi tecnici siano stati discussi con successo con le autorità libiche competenti e che ora manchi solo il via libera del governo» secondo il Times risulta molto simile alla nota inoltrata a suo tempo dalla Shell.

«Se da un lato è normale per i ministri sostenere gli interessi britannici all’estero», scrive il Times, «la corrispondenza con la Shell mostra una inusuale capacità da parte dell’azienda di guidare la conversazione tra Blair e il leader libico». La Shell, dal canto suo, ha evitato ogni commento ma fonti del giornale hanno detto che non è poi così strano per i grandi gruppi discutere di sostegno diplomatico con il Governo.

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