Grecia alle urne. Trionfo socialista: Papandreou batte Karamanlis con il 43,9% dei voti

Dopo sei anni i socialisti riprendono il timone della Grecia. Una vittoria schiacciante per il leader del partito Pasok, George Papandreou: con il 99% delle schede scrutinate ha vinto sul partito conservatore Nuova Democrazia, ottenendo il 43,9% contro il 33,4% dei voti e 160 seggi su 300.

Non solo una vittoria alle urne per il 57 enne greco, ma una rivincita sul piano personale sul suo rivale Costas Karamanlis, che lo aveva battuto per ben due volte alle elezioni. Per Papandreou il mandato rappresenta un passo decisivo verso l’uscita della Grecia dalla crisi economica.

«La cosa incredibile di queste elezioni parlamentari è che George Papandreou ha sconfitto il suo rivale con la più grande differenza percentuale registrata negli ultimi 35 anni», ha commentato Anthony Livanios, analista politico dell’agenzia di sondaggi Alpha Metrics.

Il leader del Pasok venne nominato alla guida del partito dal padre Andreas, ma ha dovuto fronteggiare ben due manche elettorali deludenti prima di superare l’indice di gradimento dell’erede dei Karamanlis.

Adesso con il nuovo governo lo attendono nuove sfide: il deficit della Grecia supera il 6% del Pil – ben oltre il limite del 3% imposto dall’Ue – la disoccupazione è in aumento e la popolazione chiede soluzioni urgenti alle crisi legate a corruzione, educazione, immigrazione e sicurezza sociale.

Intanto martedì verranno nominati i titolari dei ministeri della Finanza, degli Esteri e dell’Economia: proprio il nuovo premier potrebbe assumere una di queste cariche, con l’obiettivo di dimostrare il suo impegno nella gestione del Paese dopo il collasso economico globale.

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