ROMA – Grecia e Eurogruppo hanno trovato un accordo di massima che permette, intanto, di estendere gli aiuti al paese di Alexis Tsipras oltre al 28 febbraio. Secondo le ultime informazioni l’accordo prevede il prolungamento del prestito per altri 4 mesi contro i 6 richiesti inizialmente dai greci.
La Grecia, in cambio del prestito dovrà comunque presentare all’Europa una lista di riforme da attuare nei prossimi mesi. Soldi sì, insomma, ma non per sei mesi e comunque con condizioni stringenti. Perché l’Europa, prima di sborsare gli aiuti vuole leggere e valutare la lista di riforme.
Dove la Grecia ottiene un risultato concreto è sulla questione dell’avanzo primario che Tsipras voleva ridurre dal 3% all’1.5%. Nel testo dell’accordo si legge:
“La Grecia si impegna ad assicurare l’avanzo primario adeguato per garantire la sostenibilità del debito”, ma sul surplus 2015 “le istituzioni prenderanno in considerazione le circostanze economiche”.
Padoan: “Abbiamo vinto tutti”. Entusiasta il ministro Pier Carlo Padoan che annuncia l’accordo ai microfoni di Sky. Secondo il ministro: ‘Siamo tutti vincitori. E’ un grande passo avanti per l’Europa”. E ancora il ministro spiega: ‘Non abbiamo parlato di contenuti ma del processo. Ora ci sarà una prima valutazione su un’iniziale elenco di misure che il governo di Atene” metterà a punto fin da subito.
Ad ufficializzare in un secondo momento i contenuti dell’accordo è il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem. L’intesa prevede l’estensione dell’attuale programma di aiuti per 4 mesi, completamento con successo della valutazione delle misure (richieste dal Memorandum, ndr) prima del nuovo esborso di aiuti, rispetto degli impegni, elenco riforme entro lunedi.
L’accordo è stato a lungo in dubbio.
Alle 18:50, per esempio, l’agenzia Ansa, annuncia “un accordo di principio, su un testo breve che l’Eurogruppo dovrebbe approvare entro poco”. L’informazione arriva da fonti sia greche sia sull’eurogruppo e nel giro di pochi minuti viene rilanciata dai media greci.
Un solo minuto dopo la stessa Ansa, citando Bloomberg, spiega come un portavoce del governo greco riferisca di non essere informati di “alcun accordo all’Eurogruppo” sulla Grecia. Cautela ovviamente obbligatoria vista la situazione.
Dalla mattinata di venerdì 20 febbraio, in ogni caso, il clima è quello di un moderato ottimismo. C’è Jeroen Dijsselbloem che parla di una situazione ” molto complicata” dove però c’è “spazio per un accordo”. Più rigide le posizioni della Germania. Nonostante le telefonate che Angela Merkel ha avuto con Alexis Tsipras prima e con Matteo Renzi poi rimane quella che per Berlino è una “lettera troppo vaga”.
Alexis Tsipras, intanto, da un lato prova ad alimentare l’ottimismo invitando i partner a trovare un accordo che sarebbe “una decisione storica”. Dall’altro è consapevole che il tavolo può saltare e si cautela chiedendo un vertice europeo di emergenza per domenica in caso di fallimento delle trattative. La speranza, per tutti, è che non ce ne sia bisogno.
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