BERLINO – Il Goethe Institut e la scuola tedesca di Atene: potrebbero essere questi i bersagli della Grecia ora che è tornata a chiedere alla Germania le riparazioni di guerra. E così nella guerra del debito entra anche una faccenda vecchia di 60 anni. Il governo Tsipras ha approvato la creazione di un comitato per chiedere a Berlino un risarcimento per l’occupazione nazista. La Germania ritene però chiusa la questione, politicamente e giuridicamente. Il portavoce di Angela Merkel, Steffen Sibert, sottolinea poi che le “minacce” greche “non influenzano la nostra posizione” nel confronto sul programma di aiuti.
La richiesta dei risarcimenti va ovviamente inquadrata nell’ambito del braccio di ferro sul debito greco, e non è la prima volta che Tsipras ne parla.
“La Germania usa tutti i trucchi legali possibili per non onorare i suoi debiti legati al secondo conflitto mondiale – ha detto in Parlamento il premier Alexis Tsipras -. E’ una questione delicata, lo sappiamo, ma è nostro dovere affrontarla per il rispetto di tutti i greci e di tutti gli Europei che hanno dato la vita per combattere il nazismo”.
La Germania sostiene di aver saldato ogni pendenza con i risarcimenti garantiti nel 1960. Atene risponde che una Commissione ha fissato nel 2013 in 162 miliardi il saldo che i tedeschi dovrebbero versare alla Grecia. Sarebbe la metà del debito greco.
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