Grecia, nuovo piano per avere aiuti. Tsipras: “Non taglio pensioni e sussidi”

Grecia, nuovo piano per avere aiuti. Tsipras: "Non taglio pensioni e sussidi"
Grecia, nuovo piano per avere aiuti. Tsipras: “Non taglio pensioni e sussidi”

ATENE – Le nuove proposte greche per risanare il bilancio sono arrivate a Bruxelles martedì mattina. Il premier Alexis Tsipras prova a rilanciare dopo che la prima bozza di proposte era stata giudicata dall’Europa quasi come fumo negli occhi. Inconcludente. Nel frattempo, in un’intervista al Corriere della Sera, il premier greco spiega che non indebolirà ulteriormente il ceto medio greco, in sostanza non taglierà pensioni e sussidi.

Tsipras riparte da nuovi obiettivi di bilancio e di consolidamento fiscale per sbloccare 7,2 miliardi di aiuti internazionali. La sua strategia, a medio e lungo raggio, la spiega ad Andrea Nicastro del Corriere della Sera:

“Noi abbiamo presentato un testo completo che include il terreno comune individuato delle trattative tecniche al Bruxelles Group. Lavoreremo per annullare le distanze sulle finanze statali, portando delle proposte alternative lì dove vi sono delle richieste illogiche e non accettabili. Tutto ciò, tuttavia, avrà senso se anche da parte delle istituzioni vi sarà la volontà di trovare soluzioni serie sulla sostenibilità del debito”.

Quali sono le misure che i creditori hanno già accettato e quelle che state ancora discutendo?

“Penso che siamo molto vicini ad un accordo sull’avanzo primario per i prossimi anni. Basta che ci sia un atteggiamento positivo sulle proposte alternative al taglio delle pensioni o all’imposizione di misure recessive. Il nostro obiettivo è che le misure contengano l’elemento della redistribuzione e della giustizia sociale. La cosa più importante è trovare un accordo, non solo su come chiudere il programma di assistenza al debito greco, ma anche sull’alba del nuovo giorno, cioè su come la Grecia tornerà il prima possibile sui mercati con una economia competitiva. Un ruolo centrale ha la soluzione del problema finanziario a breve termine. Ci sono soluzioni tecniche che possono evitare un terzo programma di aiuti e contemporaneamente fornire una prospettiva sostenibile a medio termine per quel che riguarda la restituzione del debito, così da riportare la Grecia nuovamente sui mercati più velocemente di quanto possiate immaginare”.

“Dopo 5 anni di austerità è inconcepibile che ci venga richiesto di abolire le pensioni più basse e i sussidi che riguardano i cittadini più poveri. O di aumentare del 10% il costo dell’energia elettrica per le famiglie, in un Paese nel quale migliaia di persone non hanno accesso all’elettricità. Di abolire il sussidio per il riscaldamento mentre si muore dal freddo. Sono delle proposte che non possiamo accettare non solo perché si pongono al di fuori del mandato popolare che abbiamo ricevuto, ma perché se le accettassimo assesteremmo un colpo durissimo all’Europa della democrazia e della solidarietà sociale alla quale, alcuni di noi, continuano a credere con passione”.

E se l’accordo non arriva, Tsipras si farà da parte?

Se alla fine l’accordo non arrivasse, tornerebbe alle elezioni? “Non prevedo e non voglio elezioni. Abbiamo ricevuto l’investitura popolare appena 4 mesi fa e i sondaggi mostrano che abbiamo moltiplicato la nostra influenza. Nell’arco dei quattro anni previsti, porteremo a termine il nostro lavoro. Non tradiremo il popolo greco”.

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